Pagine

venerdì 2 novembre 2012

Alla ricerca della Melabrina

A proposito di grandi alberi, vi racconto di una passeggiata per incontrare Sa Melabrina, nome con cui è nota la Roverella, Quercus pubescens, più grande della Sardegna (8 metri di circonferenza alla base), immersa come una regina in uno splendido bosco di Lecci ed appunto Roverelle, nel Goceano in zona Foresta Burgos.

Melo selvatico, in sardo Melabrina
Il nome di Sa Melabrina attribuito alla pianta trae origine dal nome della località nella quale si trova il patriarca in questione, mentre in senso letterale significa melo selvatico, alberello del quale si trovano molti esemplari in zona: eccone a sinistra uno ripreso a Foresta Burgos.


 
 Tornando al bosco di Querce,  è veramente bellissimo e selvaggio, e gli alberi notevoli si susseguono in quantità: ecco qui sotto due esemplari.


Le fotografie sono scattate un po' di tempo fa, quando permaneva il periodo siccitoso; penso che adesso il bosco sia ancora più godibile.

Non sono più tanti, nella nostra Isola, i boschi grandi e pressocchè incontaminati come questo; tanto più mi fa rabbia la trascuratezza nella quale vengono lasciati i relativi segnali turistici. Alcuni segnali li ho trovati per terra, divelti, altri completamente scoloriti ed illeggibili; allora non è un luogo comune quando si dice che non sappiamo (o non vogliamo?) valorizzare le nostre bellezze paesaggistiche!

Quale che sia la ragione, forse anche per le mie mediocri doti da esploratore, non ho trovato la Melabrina, ma vi assicuro che questo non toglie soddisfazione ad una passeggiata in questo bosco.

In conclusione, ed in mancanza della regina, vi propongo due ghiande a raffronto, di Roverella e di Leccio; per quanto concerne

la Melabrina, il non averla trovata costituirà ottima scusa per una ulteriore passeggiata.