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sabato 22 agosto 2020

Piccoli animali all'Orto Botanico

 L'Orto Botanico ha riaperto, evviva! Dopo mesi e mesi di chiusura per il lockdown, ed i successivi necessari adeguamenti  legati alle norme di sicurezza anti-Covid, ha riaperto questa settimana. 

Forse si poteva riuscire a riaprirlo un po' prima, ma va bene così, in tempo per soddisfare i turisti che hanno ripreso ad arrivare, e che lo apprezzano tantissimo, ed i cagliaritani, che lo apprezzano meno di quanto meriterebbe.

Naturalmente ci sono andato, e ho trovato il nostro Orto in ottime condizioni, sia per quanto riguarda la struttura che gli alberi. Il fascino immutato, anzi forse accresciuto. Un luogo magico, che non disvela immediatamente tutte le sue bellezze, ma chiede al visitatore impegno ed attenzione per scoprirle. Insomma ci vuole un po'  di spirito pionieristico, che sarà ripagato abbondantemente, lasciando la sensazione che noi, proprio noi, siamo quelli che per primi percorriamo determinati spazi o scopriamo certi scorci o certe piante. 

I protagonisti sono naturalmente gli alberi, ma non di alberi vi voglio parlare oggi: ne abbiamo parlato tante volte, ed una semplice ricerca nel blog vi consentirà di riconoscere i Fior di Loto, le Ninfee, le Sterculie, i Ficus, le Monstere, le Araucarie, i Papiri, i Tassi, i Cipressi calvi, e via così. Inoltre durante le visite sarete aiutati dalle etichette (non tutte facilmente riferibili alla pianta corretta, purtroppo, dato il sovrapporsi di più piante) che potrete anche fotografare per successivi approfondimenti nel blog o nei vari siti Internet.

Invece oggi vi presento un paio di animali, che ho fotografato durante la visita: sì perché una delle caratteristiche positive del nostro Orto è che la Natura è per quanto possibile lasciata libera di esprimersi in tutte le sue forme, non troppo intralciata o forzata per adeguarsi ai nostri desideri. Le fotografie che vi offro confermano l'assunto.



Ecco una ranocchia che riposa serenamente su un ramo di una Torreya californica, albero che ha una spiccata somiglianza con il nostro Tasso, Taxus baccata; infatti appartengono alla stessa famiglia, quella delle Taxacee   





  

E a destra una lucertola prende il sole del mattino, sopra quella che sembra una roccia ma che in realtà è il vecchio tronco di una pianta succulenta, e precisamente un Cereus hidmannianus.


Se volete completare il bestiario potete ripassare un post di qualche anno fa (post del 14/8/15) , nel quale fra fiori e frutti avevo inserito la fotografia di un uccellino, poco spaventato dalla mia presenza.

Insomma, una visita periodica all'Orto Botanico è un bel modo per estraniarsi dalla città, pur rimanendo in città.