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venerdì 26 ottobre 2012

Scorci d'autunno all'Orto Botanico

Lo stentato autunno cagliaritano di quest'anno: molto sole, poca pioggia, niente freddo. E le piante si comportano di conseguenza: perdono qualche foglia senza convinzione, si decolorano ma anche no, chi può fiorisce, alcune per la seconda o terza volta nell'anno.

 Allora, una piacevole passeggiata all'Orto botanico può servire a dare conto della situazione.

E comincio, un po' provocatoriamente, con due bruchi che banchettano su un cavolo: siamo nella zona detta "orto dei semplici", dedicata alle piante officinali, in disarmo sia per la stagione sia, penso, per carenza di budget.
Non so dire se questo banchetto sia voluto, tollerato, o semplicemente ignorato dagli addetti: io me ne preoccuperei, data la nota invadenza di questi animaletti.
 


Per recuperare, ecco allora due fiori: uno di pianta grassa, fra quelle che vivono nella apposita serra, ed uno di un cappero nomade: non so per la pianta grassa, ma per il cappero è evidentemente ancora estate, dato che la fioritura si conclude normalmente molto prima della fine di ottobre.










Adesso solleviamo lo sguardo e, come d'incanto, ci sembra di trovarci in mezzo ad una foresta Cambogiana: mancano solo le scimmie!


Insomma, di spunti di interesse, per uno sguardo curioso, il nostro Orto botanico è pieno; peccato che ormai faccia orari  da ufficio ministeriale (vedi anche la conclusione del post 5/9/12 ) e la cura lasci un po' a desiderare. Ribadisco una banalità, e mi scuserete, ma un posto come questo è sempre diverso, per quante siano le volte che ci andiamo: dovrebbe essere un fiore all'occhiello della città, oggetto di visite periodiche dei cittadini, oltre che, come già è, un sito apprezzatissimo dai turisti.


E finisco, per dare piena soddisfazione al titolo, con una immagine decisamente autunnale: sembra il cappello stropicciato di una abat-jour della nonna, ma è in realtà una foglia di Fior di Loto (post del 23/7/11).