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giovedì 10 gennaio 2013

Il boschetto, fra rotatorie e circonvallazione

Il verde di cui parliamo oggi appartiene alla categoria che ha il ruolo particolare, ma importantissimo, di alleggerire l'impatto visivo negativo che hanno svincoli, rotatorie ed in genere le infrastrutture dedicate al traffico automobilistico.

Abbiamo già affrontato l'argomento, attribuendo addirittura un'anima ad alcune rotatorie (post del 31/1/11), ma oggi vi porto nella quintessenza della categoria, e cioè in un boschetto incastonato fra due rotatorie, una circonvallazione ed una strada di grande traffico; e se dico che una delle rotatorie è quella, qui fotografata,
che connette via S.Maria Chiara con via Cadello, via dei Valenzani e l'asse mediano di scorrimento, non credo di dover aggiungere altro. Siamo nel centro del traffico e del correlato inquinamento automobilistico.

Ecco perchè il verde di cui vi parlo è ancora più importante; già l'interno della rotatoria citata è molto curato, ed ospita fra l'altro un enorme rampicante di vite canadese, ora in quiescenza, che fa bella mostra di sè sulle travi che sorreggono l'asse mediano. Ma è solo l'inizio, perchè il boschetto di cui parliamo risale per un bel tratto fra la circonvallazione e via Jenner, fino a raggiungere l'altra rotatoria, anch'essa ben curata: un'oasi di verde, con prato e tanti alberi grandi e sani.

Ecco a destra un gruppetto di alberi di Falso pepe, Schinus molle, carichi di frutti; qui sotto invece un filare di Olivi, dalla parte della rotatoria piccola.

Attorno agli Olivi ci sono cespugli, di Rosmarino ed altre specie mediterranee; qui sotto una vista d'insieme, su via Jenner, dove riconosciamo Carrubi e Lecci.

Insomma, veramente un bello spazio, ben tenuto e che svolge un ruolo essenziale; peccato che non sia frequentato da persone, intese come pedoni passeggianti, come si deduce, spiace dirlo, dalla grande pulizia dell'insieme e dall'assenza dei "residui" lasciati dall'uomo.
Io ho percorso questo boschetto per un quarto d'ora circa, e non ho scorto traccia di essere che non fosse automunito, se si esclude questo buffo animaletto col cilindro (un coniglietto, un cane?) che sembra chiedersi che cosa ci faccia io lì, piuttosto che il viceversa.

Concludendo, complimenti a chi ha in cura questo spazio, e ricordiamocene, prima di criticare sempre e comunque gli amministratori del verde cittadino.