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lunedì 5 settembre 2016

Una strana pianta erbacea selvatica



Eccola qui la strana pianta erbacea, o meglio quello che finora è cresciuto: una infiorescenza al termine di un lungo fusto violaceo, tecnicamente uno scapo fiorifero.

Mi chiede l'identificazione, mandandomi la foto, Andrea; per fortuna, di fronte alle mie difficoltà (acuite dalla presenza nello stesso vaso di un cavolo, del tutto estraneo all'infiorescenza), lo stesso Andrea mi ha riscritto, proponendomi lui stesso una identificazione che mi sembra assolutamente corretta.

Si tratta dunque di una Scilla marittima, nome scientifico Drimia maritima o ancora Urginea maritima, detta anche comunemente cipolla marina, dato che è una bulbacea appartenente alla famiglia delle Liliacee..

Pensate che il bulbo è stato prelevato dalla nostra isola di Molara, praticamente in riva al mare.

Leggo da Wikipedia, al quale rimando chi volesse approfondire, che dopo lo scapo florale (simile al comune Asfodelo, che appartiene infatti alla stessa famiglia) il bulbo emetterà le foglie in forma di rosetta basale.

Dai miei testi traggo invece che è una pianta abbastanza conosciuta nella Sardegna tradizionale, ed il suo bulbo veniva largamente utilizzato nella medicina popolare e magica, spesso dopo trattamenti di essiccamento, arrostimento o bolliture varie.

Quello che è certo è che il bulbo, allo stato naturale, è velenoso, per cui consiglio senz'altro ad Andrea di rinunciare al consumo del cavolo che cresce a fianco della sua Scilla; meglio un cavolo in meno ed una Scilla ( fra l'altro certamente pianta rara "in cattività")  in più, a vantaggio della salute e dell'estetica!