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mercoledì 7 aprile 2021

La giovanissima Chorisia, figlia di ...

 No, non le conto più le volte che ho parlato della Chorisia insignis, alias Ceiba speciosa, da quando nel lontano 2010 ho cominciato a pubblicare questo blog: un numero veramente significativo di volte, dal 2010 (post 31/10/10)  al 2020 (post del 28/7/20), per un albero che merita sicuramente tanta attenzione.

E proprio dal post del 2020 voglio partire, per dedicare alla Chorisia un altro capitolo della sua storia infinita, dato che la piantina che vi presento oggi ha un rapporto speciale con quella presentata nel 2020.


 Ecco il tenero virgulto di oggi, in vaso nel terrazzo di casa mia: sarà alta forse 40 cm questa piantina, ma le foglie composte sono inconfondibili, ed il piccolo tronco di meno di un centimetro di diametro presenta già le sue spinette alla base.

Ed il rapporto di questa pianta con quella del 2020, che vive al Parco della Musica, è davvero molto speciale, dato che questa è sua figlia, nata da un seme avvolto nella lanugine che avevo raccolto in quella occasione.

Avevo scritto che i semini della Chorisia posseggono grande facilità di attecchimento, ed oggi lo posso confermare, con la testimonianza di questa piantina che si erge piena di vita, e per il momento resiste all'attacco primaverile della malefica cocciniglia, per l'orgoglio del suo padre adottivo.