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lunedì 20 febbraio 2023

La giusta eliminazione delle vecchie Robinie di via Cagna

Ho parlato, abbastanza di recente (post del 9/1/23), della prevista eliminazione di alcune vecchie Robinie, Robinia pseudoacacia, alla fine di via Cagna; in quella sede condividevo nella sostanza l'esigenza della eliminazione, criticando però il "burocratese" utilizzato per l'annuncio da parte del Comune, che parlava di messa in sicurezza.   

Al di là della critica sulla terminologia, che resta oggi pienamente valida e che nasconde la volontà di pararsi le spalle da critiche (peraltro giustificate in molte occasioni), devo dire che l'eliminazione in questione è stata in questo caso giustificata dallo stato delle piante interessate.

Questa è infatti la ceppaia di uno degli esemplari eliminati, probabilmente lo stesso che avevo fotografato a gennaio completamente piegato da un lato.

Come si vede una profonda carie era arrivata ad interessare la base del tronco, probabilmente provenendo dalla parte più alta: infatti queste situazioni patologiche nascono spesso dalla rottura di rami, ma anche da capitozzature o potature comunque mal effettuate. Queste condizioni, se non curate, consentono la penetrazione dei funghi che si nutrono del tessuto legnoso, portando al decadimento ed alla morte dell'albero, che ad un certo punto può cedere di schianto.   

Quindi non si può certo escludere che in molti casi il decadimento sia causato da interventi umani; bisogna peraltro considerare che le leguminose in generale (Acacia, Tipuana, Bauhinia, Ginestra, Albizzia.....) non sono piante particolarmente resistenti né molto longeve.


Possiamo però considerare che sono stati eliminati solo gli esemplari in condizioni più critiche, mentre gli altri sono stati mantenuti in vita, come si vede dalla foto a destra. Quindi è stato usato un criterio di scelta, forse anche consentito dagli strumenti sofisticati oggi in uso; non sono certo che, fino a qualche anno fa, non si sarebbe proceduto ad una eliminazione indiscriminata di tutto il filare di questi vecchi e gloriosi alberi.

Non resta che augurarci che gli esemplari che rimangono siano ancora in grado di rallegrarci con la loro bellissima fioritura primaverile (vedi p.es. post del 10/4/17)!