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giovedì 25 settembre 2025

Una scoperta inaspettata, dove non ti aspetti


E no, non mi  sono riconvertito all'Ikebana, arte giapponese di composizione floreale, o più in generale alla realizzazione di bouquet di fiori; è una attività bellissima, ma credo di non essere proprio portato.

Il fatto è che mi sono ritrovato con questa bella composizione formata essenzialmente da rose di diversa specie, gialle e rosa, ma con l'aggiunta di alcuni rametti ricoperti di piccole bacche bianche sferiche, molto graziose.

Mi sono detto: io quei rametti li conosco! Qualcuno di voi li ha forse riconosciuti? Se sì, complimenti per lo spirito di osservazione e per la competenza! 

Anch'io ci sono riuscito, pur con qualche difficoltà, e dopo un poco di arzigogoli mentali: certo che li conosco, e li ho anche classificati nel blog, nel lontano 2014 (post del 21/10/14). 

Sono rametti di Symphoricarpos albus, nome comune italiano Sinforina. Non avrei mai immaginato che i fruttini di un arbusto spontaneo, come quello da me fotografato a Villanova Strisaili, potessero essere utilizzati per abbellimenti floreali, insieme con le rose, e invece.....
 

martedì 16 settembre 2025

La nuova casa della Palma di Goethe

 Molti anni fa, e precisamente 11 anni (post del 6/10/14), vi avevo presentato l'antichissimo esemplare di Palma nana, Chamaerops humilis  che vive nell'Orto Botanico di Padova, orgoglio della città patavina e non solo, con i suoi 400 e più anni di esistenza.

Mi ha riportato alla mente il post citato un articolo che ho colto sul quotidiano on line La Repubblica.it, alcuni giorni fa.

L'articolo, molto interessante, è centrato sulle caratteristiche straordinarie di questa pianta, nota anche come Palma di Goethe, evidenziate attraverso analisi del suo DNA, che hanno forse dimostrato come questa specie di Palma sia stata in grado di sopravvivere fino ad oggi, dopo la sua comparsa sulla Terra risalente a 65 milioni di anni fa.   

Per gli approfondimenti vi rimando all'articolo, che non dovrebbe essere difficile reperire su Internet, mentre vi voglio aggiornare su un argomento molto più terra-terra, che però a me sta molto a cuore: la nuova casa che è stata costruita attorno a questo splendido esemplare arboreo, consentendo una visione d'insieme impossibile quando ero stato a visitarla.


Eccola qui, la nuova casa che amplifica al massimo la superficie vetrata, nella fotografia sempre ripresa dall'articolo citato; immagino che siano stati ripristinati i tiranti che sostengono i fusti, per evitare l'assetto prostrato che queste piante hanno in natura, nelle regioni dove sono endemiche (fra cui la Sardegna, naturalmente).

Insomma, un bel lavoro che sicuramente anche Goethe avrebbe apprezzato, anche se la sua teoria di questa pianta come pianta madre assoluta, origine del regno vegetale, fu poi smentita.

In ultimo, faccio notare in foto anche la presenza della vasca di Victoria amazonica o Ninfea gigante, altra pianta straordinaria per le sue caratteristiche (post 23/7/11) .   

giovedì 11 settembre 2025

Una nuova pianta, in un simpatico giardinetto

Per essere precisi, quella che vi presento oggi non è propriamente una nuova specie arborea, ma la varietà di una pianta che ben conosciamo, e cioè della Sophora japonica, ben conosciuta dal blog fino dalle sue origini, e presente in tante strade cittadine (via Carboni Boy, piazza Repubblica.....) e in quasi tutti i nostri parchi.

Si tratta appunto di una varietà, decisamente più piccola dell'originale ma molto valida esteticamente, la Sophora japonica pendula, che ho trovato come essenza unica in un giardinetto pubblico del quartiere di Genneruxi, che collega via Bruxelles con via San Marino, traverse di via Galvani.


Ecco un fianco del giardinetto con gli alberelli, che si ergono ad altezza d'uomo sul prato, in una sorta di aiuola ondulata, bordata da erbe aromatiche nostrane.

L'altro lato di questo ampio corridoio che costituisce il giardinetto è uguale e simmetrico, e l'insieme è molto gradevole.


Per chi non fosse convinto che si tratta di Sofore, ecco a destra la foto di un alberello ripreso da vicino, che mostra i caratteristici baccelli strozzati, tipici di questa pianta.

  

giovedì 4 settembre 2025

L'Orto Botanico, ed una bella sorpresa

 Era da un po' che non andavo all'Orto Botanico, e che non vi presentavo qualche immagine delle tante bellezze che racchiude. E allora, complice la giornata più fresca rispetto alla forte calura dei giorni scorsi, oggi ho deciso di fargli visita, ed ho avuto una bella sorpresa, della quale vi parlerò fra poco.

Prima però, per metterci in sintonia con il bello, vi presento un fiorellino veramente degno di essere apprezzato, eccolo qui.


Si tratta di un fiore di  Commelina erecta, che cresce in un vaso di  Bambù, Bambusa vulgaris.  

Due grandi petali di colore azzurro intenso, raro in natura e noto come blu di Capri, ed un petalo inferiore bianco;  i due petali azzurri sono incrociati in modo da attirare gli insetti riproduttori verso gli stami.

Notiamo che sopra il fiore aperto ce ne è un altro, che ancora deve schiudersi. 

Questo fiorellino ha il nome comune di Erba miseria, ma direi che non è certo misero un fiore che può vantare questo colore! 

Ed ecco ora la sorpresa, assolutamente piacevole: i cartelli esplicativi.



Eccone uno, dedicato ad una singola pianta, e precisamente alla nostra vecchia ed apprezzata conoscenza della Chorisia insignis, oggi Ceiba speciosa, nota come albero bottiglia, o albero botte.

Insomma i gestori dell'Orto hanno deciso che oltre al cartellino che compete a tutte le piante, a determinate piante spetti anche una scheda, sintetica ma completa, bilingue, completa di fotografie: ottimo lavoro!



Ma non solo a singole piante, cartelli esplicativi sono dedicati anche a famiglie, come in questo caso per le piante succulente, di cui l'Orto botanico ha una ricca e ben curata collezione, con esemplati anche rari come quello qui sotto.


 


 Si tratta dell'Agave della Regina Vittoria, una simpatica palla, quasi una enorme pigna, che vi avevo già presentato paragonandola ad un carciofo (post del 30/1/24)    



Ed altri cartelli esplicativi sono dedicati ad argomenti di carattere più generale, come la presenza delle specie aliene ed i comportamenti da tenere nei loro confronti, per evitare l'invasività.


Insomma, un ottimo lavoro di accrescimento dei contenuti culturali  dedicati ai frequentatori, che possono anche approfondire gli argomenti attraverso la lettura dei QR code.

Non posso che augurarmi una volta di più che gli amministratori del verde del Comune di Cagliari intraprendano per i nostri bei parchi e giardini questa strada virtuosa delle indicazioni dedicate alla conoscenza delle piante, al riconoscimento ed al rispetto come nostre compagne di vita.

Cosa ne dice, Assessora al verde del Comune, di arricchire la rinnovata passeggiata di via Roma, il bosco orizzontale, con questo valore aggiunto?