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domenica 5 febbraio 2012

Il fascino dello scheletro

Il titolo di questo post non sembri irriverente o macabro: gli scheletri delle piante spoglianti sanno essere, quando vogliono, molto affascinanti.

L'albero spoglio ha naturalmente un fascino diverso rispetto a quello che esercita un albero sempreverde, con le forme, i colori ed i volumi quasi inalterati durante tutto l'anno; però è sempre un fascino, che può essere moltiplicato dai vari momenti che vive la pianta. Abbiamo già parlato della difficile arte di spogliarsi (post del 9/12/10) e del fatto che, una volta deciso, meglio comunque spogliarsi completamente che tenersi addosso foglie o frutti poco validi esteticamente (post del 20/1/11).

Quindi, alberi spoglianti sì, ma solo se hanno determinate caratteristiche, soprattutto tenendo conto del clima cagliaritano: ho già citato i Pioppi (post del 20/1/11), oggi voglio citare una Gleditsia Triacanthos, e precisamente un esemplare già descritto nel post dedicato a quest'albero (post del 13/11/10).




Eccolo qui, l'esemplare di Piazza delle Muse a Mulinu Becciu, orgogliosamente nudo! O meglio, come si vede, ha ancora appesi alcuni baccelli falciformi, che vi ho già presentato anch'essi in una natura morta (post del 30/10/10); in questo caso, direi che la  presenza di questi pochi frutti residui non sminuisce il fascino, semmai lo accresce!