Pagine

giovedì 14 luglio 2022

Un salto nel verde del Parco d'Abruzzo

 Vi porto a prendere una boccata di aria fresca nel Parco Nazionale d'Abruzzo, anzi più precisamente di Abruzzo, Lazio  e Molise, il più antico parco nazionale italiano.

E vi ci porto perché è un parco ricchissimo di alberi meravigliosi, ma soprattutto perché questi alberi appartengono a specie a noi sardi pressoché sconosciute, o comunque molto rare da trovare.


E cominciamo con uno splendido Faggio, Fagus sylvatica, che si erge maestoso con i suoi 750 anni circa di vita su questa Terra.

Dico subito per correttezza che questa fotografia non è mia, ma della signora Anna Maria; io non sono stato capace di trovare questa meraviglia, pur essendo andato al passo Godi, dove il Faggio del Pontone, questo il nome attribuito, vive.

D'altra parte, non potevo cominciare con una specie diversa, dato che i Faggi sono la specie arborea con il maggior numero di esemplari in Abruzzo; e pensare che in Sardegna sono assenti!

Fatto questo doveroso omaggio ai Faggi e a chi li sa fotografare, passiamo ad alcune fotografie scattate da me, sempre riguardanti alberi poco presenti da noi.


Ecco un grande Abete rosso, Picea abies, che si erge elegante e maestoso, e molto alto; qui ci troviamo a Pescasseroli, a 1200 metri di altitudine.

Anche questa specie arborea è praticamente assente da noi, soprattutto a Cagliari, con qualche ammirevole eccezione (post 7/3/14), spesso riveniente da alberi di Natale dismessi ma amorevolmente accuditi.

Per il resto, le altre volte che ho parlato di questa specie arborea, pure così importante, vi ho portato in altre regioni italiane, se non all'estero.






E quest'altra enorme bellezza? E' un Acero platanoide, del quale vi mostro a conforto anche un particolare, con la bella  grande foglia a lobi dentati, e le affascinanti disamare appese in gruppetti.

Anche questo Acero è molto raro da noi; io ne avevo riconosciuto uno, almeno dalla foglie morte, al parco di Laconi (post 17/2/12).  

Queste a sinistra sono invece una coppia di graziose nocciole, fotografate lungo il percorso pedonale della Camosciara, bellissima passeggiata sempre nei dintorni di Pescasseroli.

Ricordo che il Nocciolo, Corylus avellana, in Sardegna è abbastanza presente in quota, per esempio nella zona di Aritzo, dove viene coltivato per produrre meravigliosi dolci.




E questo a destra sembra essere un Carpino nero, Ostrya carpinifolia, anch'esso colto sul percorso della Camosciara. Anche questa specie è rara in Sardegna, e cresce solo in alcune zone di Barbagia ed Ogliastra, e rarissima in città, dove ho scoperto un solo esemplare (post del 1/8/21).







E chiudiamo con una immagine bella e rasserenante, anche se non contiene alberi di immediato riconoscimento: è il lago di Barrea, ripreso dal bellissimo omonimo paesino che lo sovrasta.