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lunedì 25 settembre 2023

Un doveroso tributo alla Chorisia più bella

 La Chorisia insignis/Ceiba speciosa, albero prediletto dal blog al quale fa da sfondo fin dalla sua nascita, è un albero sempre bello, anche quando è completamente nudo (post del 29/1/13 ed altri). 

Ma quando è fiorito, cioè in questo periodo, il suo aspetto toglie veramente il fiato, e soprattutto quando parliamo dell'esemplare che per me è il più bello della città, cioè quello di piazza Garau-via Darwin.

Eccolo allora l'esemplare più bello, che si merita anche quest'anno il doveroso tributo; è stato pubblicato nel blog tante volte, ma per me è sempre una prima volta.

Ed a ricordarci dove si trova la nostra regina ci sono le sue giovani ancelle, che si presentano in fila lungo la via Fleming, la parallela all'asse mediano dalla quale si può entrare nel quartiere ed essere immediatamente ammessi alla vista della regina: che spettacolo!

Termino con una curiosità: se cercate una via della zona su Google maps, nella mappa dall'alto vi viene offerta, segnalata come attrazione turistica,  proprio l'indicazione della posizione della nostra Chorisia; ne sono proprio contento, se lo merita!
   

venerdì 22 settembre 2023

Lo sterrato-giardino diventa, in parte, giardino

 Sterrato-giardino era il nome che avevo dato al grande spiazzo che accompagna la via Berna, a Genneruxi, quando ve lo avevo presentato (post del 5/2/13).  Uno spiazzo "terra di nessuno" e semiabbandonato, però ricco di diversi alberi interessanti ed in buona salute, e quindi meritevole di essere visitato ed apprezzato, almeno per le piante presenti.

Oggi una parte di questo spazio, e precisamente la parte più alta, vicina a via Stoccolma, perde di diritto il doppio nome un po' avvilente, per diventare un giardino pubblico a tutti gli effetti, attualmente in fase di ultima sistemazione.   

Gli addetti al verde pubblico hanno proceduto a sistemare la recinzione, a predisporre il sistema di innaffiamento automatico, a spianare il terreno predisponendolo per accogliere il prato, ed hanno aggiunto una serie di piante ed arbusti rispetto a quelli già esistenti.


Ecco una giovane Albizzia julibrissin di nuovo impianto, insieme ad altre sorelle, sul fronte interno; sul fronte esterno di via Berna sono state sistemate invece Jacarande, che riprendono i filari già esistenti su questa via, su via Stoccolma e su via Costantinopoli.

Poi ci sono gli alberi preesistenti: due grandi Eucalyptus camaldulensis, alcune Palme, alcuni peculiari Ficus a foglia lunga (post 15/10/18) ed altro ancora.

E non dimentichiamo che di fianco a questo giardino troneggiano i due grandi esemplari di Sterculia diversifolia, tante volte trattati dal blog, e suoi beniamini.

Insomma, una parte già ricca di verde del quartiere Genneruxi, che dovrebbe migliorare ancora, e meritare piacevoli passeggiate.


  

martedì 12 settembre 2023

Prima e dopo

 Questo post si sarebbe potuto anche intitolare, secondo un titolo purtroppo usato tante volte, "Oggi ci siamo, domani chissà" , per indicare gli alberi abbattuti senza motivazioni apparenti, oppure con motivazioni poco significative. Una sequenza di abbattimenti partita nelle segnalazioni del blog nel lontano 2012, e mai finita, soprattutto nell'ambito dei giardini condominiali.




Ecco allora il prima, rappresentato da una Euphorbia candelabrum condominiale, per la quale riutilizzo la foto di un post del 2020 (post 16/7/20), nel quale presentavo l'esplosione dei fruttini di questo bellissimo esemplare, situato in un condominio di via Leoncavallo. 


Ed ecco il dopo, un triste cumulo di pezzi di ramo, pronti per essere portati a discarica.

Le motivazioni addotte per l'abbattimento? Alcuni vecchi rami in basso, disseccati per ragioni naturali, caduti nel condominio a fianco. Soluzioni alternative che evitassero la soluzione drastica, come una potatura mirata o un preventivo consulto con uno specialista? Scartate, perché non si sa mai, un danno ad una persona o ad un'auto .......; meglio non rischiare, in fin dei conti è solo una pianta. E' triste, ma è la realtà.


domenica 3 settembre 2023

Che vergogna il giardino verticale, povera piazzetta Maxia!

Prima di tutto una brevissima cronistoria di questo giardino verticale, unico in città almeno per dimensione ma anche, nel passato, per bellezza. 

Il giardino verticale di piazzetta Maxia nasce nel 2011 (post 15/8/11), nel tentativo di fare dimenticare ai cagliaritani il fossato (così era stato definito dal comitato di quartiere contrario alla sua realizzazione) che aveva sostituito il gradevole declivio della precedente piazza, ornata con Jacarande ed altre specie.

Il tentativo, bisogna dire, era parzialmente riuscito, soprattutto per merito del giardino verticale che camuffava egregiamente lo strapiombo che aveva determinato per questi spazi il nomignolo di "fossato".

Una bella realizzazione, unica per la città, ricca di tante specie di fioriture, alcune delle quali potete trovare nel post citato.

Dopo un periodo di semiabbandono, il giardino verticale era stato "rimpolpato" (post del 28/5/15), per poi nuovamente decadere (post del 7/7/16) , tanto da farmi suggerire la rinuncia alle fioriture, per privilegiare le specie sempreverdi più robuste, nel presupposto che "questi muraglioni NON possono stare nudi" , come concludevo il post.

Dopodiché, nuovo degrado (post 6/9/17), che mi spingeva ad auspicare un sereno resoconto degli amministratori del verde pubblico, qualora il clima cagliaritano si fosse dimostrato incompatibile con questa realizzazione, resoconto accompagnato dalle soluzioni alternative, naturalmente!

Ma, da allora, il degrado è continuato (post del 5/6/20), anche se la situazione di allora era comunque uno "splendore" rispetto a quella attuale, come dimostrano le fotografie seguenti.



Non c'è bisogno di commenti! 



   

E poi, poiché il brutto ed il disordine chiamano altro brutto ed altro disordine, in questa fotografia si intravedono, dietro l'Arancio e la scala, scritte e graffiti. 

Insomma, un luogo abbandonato, se non fosse per gli Aranci ed i Mirabolani che però non bastano, non possono bastare! Eppure i cagliaritani hanno ripreso a frequentarlo, con la complicità dei tavolini del bar e della possibilità di godersi un aperitivo; non ci sono scuse per lasciarlo in queste condizioni!  

Urge il ripristino del giardino verticale, fiori o piante purché sia, e magari qualche telecamera per evitare il completamento dello sfascio con le altre pareti del "fossato" imbrattate e sfregiate, perché questo sta ridiventando questo luogo: un brutto fossato, che chiamerà presto anche sporcizia e rifiuti!