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giovedì 3 settembre 2020

Alla farfalla piacciono le more

 Le more di rovo, Rubus fruticosus (post del 7/8/11), sono uno squisito frutto che la natura ci propone in questo periodo, fra la fine di agosto e l'inizio di settembre. I frutti grandi e maturi prediligono le zone collinari e montuose, per cui nel cagliaritano non sono facili da trovare, ed inoltre, pur essendo questi arbusti molto rustici, risentono anche loro della siccità.

In definitiva, senza farla lunga, anche quest'anno sarà una annata grama, almeno nelle nostre zone. Ma non per tutti: c'è un animaletto che si gode la produzione, per quanto modesta, ed è una farfalla, la Ninfa del Corbezzolo.

Ecco un esemplare, che sta finendo di succhiare il nettare di una drupa matura.

Questa farfalla dai bellissimi colori, soprattutto nella parte ventrale, ha il nome scientifico di Charaxes jasius  e la ho già presentata fotografandola sempre nella stessa zona di quella odierna, cioè nelle campagne di Burcei (post del 17/8/15).

E' fondamentale la presenza delle piante di Corbezzolo, Arbutus unedo, dato che questo lepidottero utilizza le foglie del Corbezzolo per deporre le uova e per la crescita del bruco, che le foglie se le mangia con avidità. 

E intanto, mentre mettono in funzione il loro complesso e meraviglioso ciclo riproduttivo,  le farfalle adulte si godono il nettare zuccherino delle more e, immagino, di qualsiasi frutto maturo si trovi nei dintorni.

Al riguardo è corretto dire, come ho già osservato nel post citato, che questo insetto non è certo amico delle piante che frequenta, e soprattutto del Corbezzolo, ed immagino che sia considerato molto nocivo dai coltivatori di alberi da frutto; cionondimeno, come si fa a non ammirarlo?