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martedì 30 gennaio 2024

Le succulente dell'Orto Botanico, e non solo

 Le piante grasse (meglio dette succulente), croce e delizia per chi non sia uno specialista della materia, o un appassionato di lungo corso dotato di appropriato giardino, sono comunque una famiglia di grande fascino, caratterizzata dall'adattamento alla vita quando il clima è arido.

Fusti ingrossati e carnosi, tessuti "succulenti", peluria protettiva, foglie trasformate in spine, minima superficie esposta al sole rispetto al volume interno, sono tutte caratteristiche che accompagnano questa famiglia di piante.

Ho parlato di croce e delizia con riferimento alla stragrande maggioranza di chi apprezza queste piante, ed io fra questi, ma che non è in grado di individuarle con precisione, non avendo studiato per bene le loro caratteristiche e gli elementi di distinzione fra le varie tipologie.

La mia ignoranza ha prodotto pochi post dedicati alle piante succulente; per fortuna che in città abbiamo lo splendido comparto delle succulente all'Orto Botanico (post del 18/3/14) che ci consente visite piacevoli e di grande impatto estetico; in una successiva occasione avevo presentato il giardino di un albergo di Pula (post del 14/10/16); per il resto, veloci incursioni (p.es post del 4/5/20) e poco più.

Allora oggi torniamo all'Orto Botanico, del quale vi propongo alcune fotografie con brevi commenti, che vogliono essere un invito per i lettori ad una visita in proprio, a godere dello spettacolo.


Ecco una famiglia di Echinocactus grusonii, che giustifica in pieno il termine familiare di piante grasse per indicarle.





Vista di insieme del comparto, che consente di mettere a raffronto i modi profondamente diversi di presentarsi delle varie tipologie: colonnare, sferica, a rosetta di foglie spinose ...




E guardate questa, della quale non conosco il nome per mancanza del cartellino: sembra un grande carciofo, ed è bellissima nella sua simmetria!


E ancora, il particolare di un fiore, in gennaio: le varie specie di piante succulente fioriscono in periodi diversi, per cui con opportune scelte si possono ottenere fioriture in tutti i periodi dell'anno.

Qui possiamo notare anche la peluria, che protegge il fusto dall'eccessivo calore del sole. 


Da tutto quanto detto si deduce che le succulente danno il loro meglio quando sono in gruppo ben assortito e quindi in spazi piuttosto ampi, e forse questo è il motivo per cui non sono molto comuni nei giardini cittadini, sia pubblici che privati; questo non significa che non ci siano, per esempio in giardini condominiali, come questa che vi presento.



Si trova in un giardino di piazza Svizzera, a Genneruxi, e si tratta di un grande esemplare di Kalanchoe beharensis, che si prepara a fiorire e che vi avevo già presentato (post del 17/12/16).

E non dimentichiamo, naturalmente, la Beaucarnea (già Nolina) recurvata, di cui abbiamo parlato diverse volte, caratterizzata da fusto ingrossato alla base.

Insomma, bisogna un po' cercarle, ma anche in giro per la città le piante grasse ci sono e si fanno apprezzare!