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domenica 28 aprile 2019

Piazza del Carmine fra il vecchio, il nuovo e.....il bello

La piazza del Carmine, lo sappiamo, è un luogo fondamentale per Cagliari, soprattutto per il suo essere piazza: una rarità per la nostra città, con i suoi 5000 metri quadri in pieno centro, circondata da bei palazzi e ornata da molto verde.  Non per niente l'avevamo classificata nel blog già dai primordi (post del 10/2/11).

Grande capacità di accoglienza ed aggregazione, ed alto valore simbolico, per le riunioni di folla dedicate fra l'altro alle celebrazioni del 25 aprile e del primo maggio (post del 27/4/13  e del 2/5/15).

Ci sono tornato di recente, ho scattato alcune foto che giustificano il titolo del post, e ve le presento.




Ecco il vecchio, rappresentato da una prospettiva dei maestosi Ficus retusa, con molti decenni alle spalle, che segnano il perimetro del luogo; in particolare l'esemplare in primo piano è dotato di lunga barba, costituita in realtà dalle radici aeree.





Ed ecco il nuovo, rappresentato da un piccolo Acero palmato, Acer palmatum var. atropurpureum, che si affaccia timido, circondato dai grandi vecchi.

I giardinieri comunali hanno sistemato un gruppo di questi Aceri in alcune delle aiuole, soprattutto quelle d'angolo; stentano un po', ma sembra comunque che ce la stiano facendo.
Speriamo bene, possono venire su degli arbusti bellissimi dal colore rossastro, simili a quelli che avevo già classificato nel 2011 (post del 26/4/11); auguriamoci che noi umani frequentatori della piazza, e gli animali che ci fanno compagnia,  trattiamo con il dovuto rispetto queste piantine!




 



Ed ecco infine il bello: è il periodo della fioritura dei Callistemon citrinus, e gli esemplari di piazza del Carmine sono meravigliosi, stracarichi in questi giorni dei loro scovolini rossi; ve ne ho parlato diverse volte, ma non potevo lasciare il post senza ribadire la loro bellezza!


martedì 23 aprile 2019

Tamerice e Ginestra, umili ma.....

I puntini di sospensione del titolo sono parlanti: dichiarano che due arbusti spontanei nella nostra isola, che crescono dappertutto senza aver bisogno di niente, normalmente umili e dimessi, sanno al momento giusto offrire un meraviglioso spettacolo, la loro fioritura.

Vi voglio proporre oggi una fioritura bianca, non comune né per la Tamerice né per la Ginestra, la cui fioritura fa pensare rispettivamente al rosa ed al giallo.

Gli scatti sono stati fatti al parco di Terramaini, grande contenitore di bellezze, del quale abbiamo parlato tante volte.
 
 
                                                                                 Ecco una Tamarix gallica , carica di racemi che riuniscono i fiorellini bianchi, disposti in maniera casuale sui rametti ricadenti.

Si intravedono le foglioline a squame che caratterizzano questa pianta.


                                                                   




Questa a destra è invece la Ginestra, e per la precisione si tratta di una Genista monosperma (post 21/3/16), praticamente priva di foglie ma carica di fiorellini sui rametti anch'essi ricadenti, quasi prostrati.

Una fioritura notevole, durevole, profumata, proprio un bel vedere.






Insomma due belle fioriture e due arbusti degni di nota, cantati anche dai nostri poeti con componimenti studiati al liceo, D'annunzio per le Tamerici e Leopardi per le Ginestre; un ulteriore elemento di interesse per il nostro accostamento odierno.

mercoledì 17 aprile 2019

L'adattamento del Carrubo

Abbiamo parlato diverse volte delle capacità che hanno gli alberi, ed in particolare alcune specie di alberi, di adattarsi anche a situazioni per loro piuttosto sfavorevoli.

Il Carrubo per esempio, pianta nostrana e quindi "testa dura", è una di queste specie, ed ecco un esemplare cittadino che lo dimostra.





Siamo in via Costantinopoli, vicino all'angolo con via Zagabria, ed il tronco del Carrubo appare piegato, anche se la chioma ha un assetto abbastanza regolare, e l'albero mostra buona salute.





Direte: e che c'è di strano, se ne vedono di Carrubi storti!

E insomma, non è proprio così, se superiamo la siepe e guardiamo da vicino: questo albero si è trovato, come e quando non so, a scegliere se morire soffocato dal palazzo o adattarsi alla situazione, ed ha scelto di adattarsi.

Le sue qualità vegetative gli hanno finora consentito di evitare la motosega; speriamo che non diventi troppo prepotente con le radici, e che possa conseguentemente durare ancora a lungo!

lunedì 8 aprile 2019

Il risveglio del Circo

Non parliamo di pagliacci o di cavalli, naturalmente, ma del "Circu de Soli", il giardino di Mulinu Becciu inaugurato nel 2016, i cui alberi si risvegliano dal letargo invernale. Gli abbiamo dato il benvenuto (post del 8/3/16), abbiamo scrutato le prime foglie di alberi rari (post del 20/5/17), abbiamo espresso  critiche per le mancate manutenzioni (post del 12/2/19); adesso è giunto il momento di fare sul serio.




Ecco allora che si presenta la Paulownia tomentosa con la sua splendida fioritura.

Questo albero, rarissimo in città, prende idealmente il testimone dal vecchio esemplare di via Santa Gilla (post 27/4/17 e precedenti), al quale naturalmente auguriamo ancora lunga vita; questo giovanetto del Circu de Soli si presenta carico di fiori prima di cominciare a mettere le foglie, che stanno cominciando a spuntare.





Ecco un primo piano delle pannocchie fiorite, ma si intravedono anche i vecchi frutti dell'anno scorso e le prime foglioline nuove.

Insomma incomincia il ciclo annuale di questa giovane creatura vegetale.



Ma c'è anche un'altra bellissima fioritura, che vediamo qui a sinistra: si tratta di una Lagerstroemia indica, alberello del quale abbiamo parlato più volte.

Un tempo piuttosto presente in città, viale Bonaria e via Dante per esempio, ha "rinunciato" progressivamente a queste presenze per la mancanza di cure, ed oggi viene correttamente riproposto nei parchi (per esempio parco Vannelli e Terramaini) dove le cure possono essere meglio assicurate. 

Sia come sia, diamo il benvenuto a questo esemplare di Mirto crespo, che fra l'altro mostra la sua giovanile impazienza fiorendo con congruo anticipo rispetto alla norma.



Insomma, il Circo si sveglia e ci regalerà nuove fioriture, anche rare, per i prossimi mesi; ribadisco però, a maggior ragione, la necessità di manutenere i cartelli indicatori, per facilitare la vicinanza ai nuovi alberi della cittadinanza, a cominciare da quella giovanile

giovedì 4 aprile 2019

Un nuovo, rarissimo, arbusto

Parliamo oggi di un arbusto, la Dombeya wallichii, del quale ignoravo l'esistenza fino ad alcuni giorni fa, quando Alessandro, che ringrazio, me lo ha segnalato, chiedendomi di individuare il nome.

Ho fatto le mie ricerche e, complice la particolarità del fiore a palla, credo di essere riuscito ad individuarlo, appunto come Dombeya. Eccolo qua sotto.


E' caratterizzato da grandi foglie, ma soprattutto da bei fiori a palla, somiglianti a quelli dell'Ortensia, che sono prodotti in inverno.

Infatti, essendo le foto di oggi scattate a fine inverno, i fiori si stanno già spegnendo, anche se rimarranno a lungo sulla pianta.

L'arbusto si trova in via Capula, angolo via Biasi, all'interno di un giardino condominiale.




Ecco a destra un altro fiore, sovrastato dall'ombrello delle grandi foglie.

Come si vede, anche le foglie non sono in condizioni splendide, non so dire se per la stagione o perché l'esemplare non è curato al meglio delle sue esigenze.

Insomma il giudizio su questo arbusto, detto pinkball tree nei paesi di lingua inglese, è sospeso; oggi come oggi ha un aspetto bruttino, ma deve essere rivisto in inverno, quando fiorisce.