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martedì 29 aprile 2014

La Robinia dai fiori rosa

E' con particolare piacere che vi presento oggi l'albero del titolo, la Robinia hispida; si tratta infatti di una assoluta new entry, per dirla alla maniera dei conduttori televisivi, scoperta in maniera del tutto casuale.

La Robinia di cui parliamo si trova in via S.Maria Chiara, a sinistra scendendo verso Pirri, in un giardinetto pubblico; sono stato colpito, mentre passavo, dalla fioritura rosa, unica cosa che la distingua in maniera significativa dalla nota e comune Robinia pseudoacacia (post del 24/4/11).

 Ecco a sinistra il nostro esemplare in una foto d'insieme, nella quale si intravedono i primi fiorellini rosa; se non ci fossero stati quelli, credo che non lo avrei mai notato.
Infatti le foglie di quest'albero sono molto simili, per non dire identiche per me non specialista, a quelle della comune pseudoacacia; i fiori invece sono molto diversi, sia come colore che come aspetto.



Sotto a raffronto le due fioriture



Robinia hispida
Robinia pseudoacacia









La Robinia dai fiori bianchi li porta riuniti in infiorescenze a grappolo pendenti, mentre i grappoli della Robinia rosa sono più piccoli, però con singoli fiorellini di dimensioni maggiori, e più attaccati al ramo; in ambedue le piante i fiori sono gradevolmente profumati e, ricordo, sono utilizzati dalle api per produrre il pregiato miele di acacia (nome impreciso, forse derivante dalla somiglianza delle foglie fra Robinia e Acacia, da cui il secondo nome pseudoacacia per l'albero dai fiori bianchi).

 Comunque, ambedue le fioriture sono molto belle, come si vede anche dal primo piano a sinistra di un grappolo della hispida, che evidenzia anche il tipico aspetto papilionaceo dei fiori.

Queste Robinie, sia la comune bianca che la rara rosa, sono da godere adesso, dato che dopo l'estate perdono gran parte del loro fascino, essendo anche spoglianti (e di quelle che si spogliano male).


sabato 26 aprile 2014

Il Ciliegio in fiore

Non è un Ciliegio qualsiasi quello di cui parliamo qui, ma Il Ciliegio del Parco di Monte Urpinu, esemplare forse unico a Cagliari di Prunus serrulata, il Sakura giapponese simbolo di quel paese con le sue tante varietà.
Abbiamo già parlato di questo alberello e della sua splendida fioritura, anche se fuori periodo (post del 19/9/12) e con una foto presa a prestito dall'amica Claudia; dato che adesso è il periodo, è opportuno riparlarne, o meglio ammirare la sua fioritura, magari raccogliendo e girando fra le mani uno dei fiorellini che cadono a terra.


Infatti i fiori di questo Ciliegio cadono a terra non quando si seccano, ma quando sono nel pieno della vigoria (elemento di forte simbolismo per i giapponesi), ed ancora completamente godibili.

Non conosco la varietà di questo Sakura, ma i fiori, colori che virano dal bianco al rosa e dotati di tanti soffici petali, sono veramente belli; fra l'altro questo albero è ben posizionato, al centro di un praticello vicino al laghetto che chiude il parco.




In quest'altra foto possiamo apprezzare anche le nuove foglie, eleganti ed a punta, con colore tendente al rossastro.

giovedì 24 aprile 2014

Querce rare e belle a Cagliari

Ogni tanto bisogna parlare di Querce, data l'importanza che questo genere di alberi ha avuto nei rapporti plurimillenari con gli esseri umani; purtroppo Cagliari non è il posto adatto per "toccare con mano" questo rapporto, perchè sappiamo che le Querce non si trovano bene in città, neppure i Lecci che pure sono molto presenti.
Fatta questa doverosa premessa, ed anzi proprio in ragione di quanto detto, mi stanno molto a cuore quelle rare Querce, diverse dai Lecci, che vivono in città, e che quindi si fanno ammirare senza dover prendere l'auto.
Parliamo per esempio delle Quercus coccifera di via Vidal  (post del 13/12/12), ma soprattutto delle Roverelle, Quercus pubescens, tanto presenti e splendide nelle nostre campagne quanto assenti in città, con le dovute eccezioni che noi andiamo a ricercare.

Lodevole è stato il tentativo di far crescere Roverelle nel parco di Monte Claro, vicino all'ingresso dei parcheggi, anche se il risultato è finora piuttosto modesto, mentre due esemplari grandi e bellissimi si trovano in un giardino privato fra via S.Alenixedda e via Jaime Pintor. Eccone uno, ripreso da via Pintor.


La ripresa fotografica a fianco del Cipresso mette in evidenza la ragguardevole dimensione raggiunta da questa Quercia.





Le bellissime foglie multilobate della foto a destra, riprese con il teleobiettivo, evidenziano invece la salute di cui gode questa pianta, purtroppo non verificabile se non da lontano, con il naso in aria in via Pintor. Consoliamoci pensando che ogni Albero speciale, e questo lo è, appartiene in qualche modo alla comunità, anche se viene custodito ed accudito dal proprietario del terreno in  cui vive.



E, parlando di Querce rare,  come possiamo dimenticare la rarità e la bellezza della Quercia dell'Exmà (post 1/6/11 e 2/8/13), esemplare forse unico a Cagliari di Farnia, Quercus robur? E infatti non la dimentichiamo, eccola qui sotto.



La Farnia, comunissima in tutta Europa ma praticamente assente in Sardegna, è comunque strettissima parente della nostra Roverella, come si vede dalle foglie nella foto sotto.


 Le foglie della Farnia sono praticamente identiche a quelle della Roverella, per lo meno per un semplice appassionato come me, e per distinguerle bisogna ricorrere all'esame delle ghiande, come ho raccontato in uno dei precedenti post citati.

Onore alle Querce, dunque, tanto maggiore quanto più sono rare!

sabato 19 aprile 2014

La neve primaverile dei Pioppi

Il Pioppo non è una pianta molto comune in città, mentre lo troviamo con maggiore frequenza in campagna; forse è dovuto al fatto che questo albero, e soprattutto il Pioppo bianco (Populus alba), è  piuttosto invadente, cresce molto e raggiunge spesso dimensioni maestose.

Pensiamo per esempio ai due fratelli di Genneruxi (post del 1/5/11), per non dire del partecipante al concorso per l'albero più grande (post del 5/9/12); si può capire che in un giardino condominiale o in una piccola piazza un Pioppo possa sentirsi stretto.

Non è così per fortuna per i Pioppi bianchi che vivono al confine del Parco della Musica, dei quali abbiamo già parlato (post del 13/4/12): hanno ampio spazio a disposizione, gettano i loro rami e la loro ombra sui praticelli del parco e, in questo periodo, gettano anche la loro neve primaverile, i semi piumati.


Ecco a sinistra uno degli esemplari, come si vede di dimensioni ragguardevoli; basta avvicinarsi in questi giorni per godere della nevicata. In caso di vento, poi, i semi rilasciati dagli amenti femminili vengono trasportati, secondo natura, a decine di metri di distanza, per facilitare l'opera di riproduzione.







Se invece il vento non li propaga, può capitare di trovare i semi accumulati sotto la pianta, o mollemente poggiati su un sottostante cespuglio di Piracanta, come da foto.




A proposito di Piracanta , cespuglio del quale vi ho già parlato (post 25/11/11), appunto lungo il confine del parco, proprio sotto i Pioppi, corre una bellissima bordura, attualmente fiorita, che vale la pena di ammirare.

domenica 13 aprile 2014

La fioritura del Pino

Continuiamo la serie dei post dedicati alle fioriture di questo periodo, anche se il post di oggi è dedicato ad un albero che non fiorisce, cioè un Pino. Infatti i Pini, come tutte le piante più antiche appartenenti alla Divisione delle Gimnosperme, non hanno una struttura di fiore propriamente detto (pensiamo anche agli Abeti, ai Ginepri,  alle Araucarie ........), per cui si dovrebbe più propriamente parlare di struttura riproduttiva e non di fiore.
Sistemata la coscienza con questa premessa, veniamo alla fioritura del Pino di cui al titolo, e per la precisione del Pino delle Canarie (post del 13/12/10).


Ecco a sinistra il particolare di un Pino delle Canarie di Monte Urpinu, costituito da un "fiore"; più precisamente un specie di spiga che raccoglie i coni maschili carichi di polline, che presto sarà liberato.

Non è appariscente come i fiori di certi alberi che abbiamo trattato, non ha colori sgargianti, ma è comunque grazioso e degno di attenzione.




 Anche l'albero nel suo insieme, quando espone tutte queste spighe, come si vede nella foto di destra che riprende il Pino del semaforo di via Scano, acquisisce un ulteriore fascino.
Un'ultima notazione riguarda le strutture riproduttive femminili, che nella foto non si distinguono ma che sono presenti, essendo questo un albero monoico: si tratta di piccolissime pigne, alcune delle quali evolveranno in un paio d'anni nelle grandi pigne che conosciamo.


martedì 8 aprile 2014

La primavera 2014 dell'Olmo

Non un Olmo qualsiasi, ma l'Olmo del parco di Monte Urpinu, oramai diventato beniamino del blog.  E' un Ulmus minor, che ho presentato nel 2012 (post del 14/9/12) e ritrovato nella primavera dell'anno scorso (post del 21/3/13); vecchio e bellissimo esemplare, definito il reuccio di Monte Urpinu anche per la sua posizione centrale subito sotto la chiesetta aragonese.

Anche quest'anno non ho voluto mancare una visita a questo patriarca, che in questo periodo si risveglia, e vedrete in quale modo!, dopo il letargo invernale. Ho già fornito alcune informazioni su questa specie arborea, sui rischi di malattia e sulla strage che gli Olmi hanno subito in diversi paesi europei, soprattutto in Gran Bretagna: un motivo di più per tenerci cari gli esemplari che, come questo, resistono.

Ecco allora il risveglio di quest'anno:






Non c'è molto da aggiungere, se non che quelli che vediamo sono i fiorellini rossi ed i frutti, le samare che contengono i semi e che cambieranno progressivamente colore, fino a diventare brune ed essere liberate al vento, lasciando il posto alle nuove foglie.

mercoledì 2 aprile 2014

Fioriture a Monte Claro

Il parco di Monte Claro è stato trattato più volte dal Blog, a partire dal 2011 (post del 19/2/11), data la dimensione e l'importanza che ha per la città e, naturalmente, per la quantità di piante interessanti che lo abitano.
Ci torniamo allora anche oggi, con uno sguardo alle fioriture degli alberi, che normalmente sono trascurate; credo che sia un errore, perchè spesso queste fioriture naturali sanno essere molto più affascinanti di quelle delle piante da vaso. 


Ecco allora la fioritura nascente di una  Erythrina caffra (post 31/3/11 ed altri succ.), che esploderà nei prossimi giorni, prima delle foglie.






Già pienamente comparse sono invece le infiorescenze rosee e piumose di una Tamerice, Tamerix gallica, di grande effetto decorativo (post del 17/4/11).







 Infine, le infiorescenze di un Gelso, che insieme alle foglioline segnano la rinascita dopo l'inverno spoglio; certamente poco significative come fiore, ma nell'insieme affascinanti.