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domenica 27 dicembre 2015

Passeggiata in Castello

Il post di oggi è una piccola rappresentazione, per immagini commentate, del nostro quartiere storico di Castello e di alcune sue piante: bella luce, bei luoghi, una passeggiata serena e rilassata dopo i bagordi natalizi.






A Buoncammino, in via dei Santi Lorenzo e Pancrazio, due esemplari di Washingtonia robusta sfidano il cielo con il loro esile fusto e la bella chioma, mentre la cugina a destra mostra tristemente l'esito dell'assalto del punteruolo rosso.








In piazza Indipendenza, la Fitolacca dioica, nostra vecchia conoscenza, è stata "ristretta" e ripulita dalle sue intemperanze pollonifere, ma mantiene il suo fascino che ben accompagna quello della facciata del vecchio museo archeologico.












In piazza Mafalda di Savoia, un simpatico centro aiuola distrae lo sguardo rispetto alle eleganti Cycas revoluta, con la femmina carica di ovuli prodotti nell'ambito del suo affascinante ciclo riproduttivo di cui abbiamo parlato (post del 9/7/13)






Infine, la Porta Santa del Duomo, in questo meraviglioso cortiletto all'inizio di via Fossario, colorato dalle rosse brattee di Euphorbia pulcherrima; è un invito ad entrare anche per i non praticanti, ad ammirare le bellezze della nostra Cattedrale.

giovedì 24 dicembre 2015

I fiori del Malvaviscus, ancora auguri in rosso

Quest'anno va così, con gli auguri in rosso. Ho cominciato con la Piracanta ed i suoi fruttini (post del 2/12/15), proseguito con le bacche verrucose del Corbezzolo (post del 5/12/15), per finire con i brillanti semi del Pitosforo (post del 21/12/15).

Ed oggi, vigilia di Natale, chiudiamo in bellezza, con il rosso scarlatto dei fiori di Malvaviscus arboreus (post del 19/12/14).

E' stata una folgorazione: ho ri-incontrato casualmente questo bellissimo arbusto di via Tel Aviv, mi ha attratto e non ho resistito a fotografarlo.

E' veramente un arbusto simpatico, questo incrocio fra la Malva e l'Ibisco: colore ed abbondanza dei fiori, anche se rifiutano di aprirsi. Proprio il contrario del suo cugino Ibisco, come notavo l'anno scorso nel post citato.

Il fiore rifiuta di aprirsi, escono solo gli stami da questa sorta di ombrello chiuso dopo la pioggia; è timido, è introverso, si vergogna, si fa desiderare... Come che sia, i suoi auguri sono comunque apprezzabili, e spesso quelli formulati con la ritrosia degli introversi sono i più sinceri; quindi, auguri dal timido Malvaviscus!


lunedì 21 dicembre 2015

Il Pitosforo come addobbo natalizio

E' un bell'arbusto il Pitosforo, Pittosporum tobira,  sia in forma di siepe che di esemplare singolo, quando raggiunge le dimensioni di alberello (post del 1/11/14  e del 4/5/15): bello e robusto, dal verde coriaceo e brillante della foglia alla allegra e profumata fioritura primaverile, fino alla esposizione dei semini, colore rosso rubino, o rosso granato o arancio carico.

Ecco, oggi voglio celebrare i semi, che si presentano in questo periodo con l'apertura delle capsule e la loro esposizione, trattenuti in loco dalla sostanza resinosa che li avvolge.



Eccoli, adagiati su uno dei lobi della capsula che li ha generati, si offrono alla nostra ammirazione in attesa che la resina si asciughi e cessi di trattenerli, lasciandoli cadere per svolgere il loro ruolo riproduttivo.




Sono belli e durevoli questi piccoli rubini, tanto da poter essere utilizzati in forma di allegro addobbo natalizio, come si può vedere nell'immagine a destra.

Questi addobbi offrono fra l'altro il vantaggio, rispetto a quelli tradizionali, di non dover essere riposti o buttati alla fine delle feste, dato che si seccano lentamente, e rimangono gradevoli per diversi mesi.

Buon Natale dunque, da me e dal Pitosforo!

giovedì 17 dicembre 2015

La Schefflera con i frutti!

La Schefflera arboricola è una bella pianta d'appartamento che però, come abbiamo già notato in precedenza, ha la tendenza a scappare di casa, anche se è meno sfacciata di altre fuggitive, come i Ficus elastica e beniamina. Diciamo che la nostra Schefflera trova il suo habitat ideale nei balconi, nei giardini condominiali, o addossata alle pareti esterne, dove non rischia troppo i rigori del freddo (post del 21/2/15).

E' una pianta piuttosto robusta, che non si fa pregare per produrre ed esporre il suo bel fogliame, con la elegante foglia composta da una decina di foglioline disposte a cerchio. E' invece piuttosto restia, data la sua origine tropicale, a fiorire, sia in appartamento che all'aperto.

Figuratevi dunque la mia meraviglia quando ho trovato un esemplare in piena fruttificazione!

 
Eccolo qui a sinistra, che ci propone bellissimi gruppi di piccole drupe dai colori variabili dal giallo al rosso, a seconda del grado di maturazione.

Questo arbusto fortunato si trova in un cortile di centro paese a Collinas, grazioso borgo della Marmilla; la eccezionalità di questa fruttificazione costituisce uno stimolo aggiuntivo per effettuare una passeggiata in questo paesino, che già si qualifica per diverse interessanti proposte culturali.

lunedì 14 dicembre 2015

Ailanto, protagonista del bello

Ne abbiamo parlato male in tutti i modi possibili dell'Ailanto, Ailanthus altissima, fin dalla sua prima apparizione nel blog (post del 23/11/10), e proseguendo poi con le successive "uscite": abusivo, cattivo, colonizzatore invadente, utilizzatore di armi chimiche, e chi più ne ha più ne metta, con l'unica eccezione, per qualche esemplare, del momento di fruttificazione estiva (post del 4/7/14).

Ma, come per tutte le cose, la bruttezza non è un valore assoluto, ed in certi casi il disvalore può trasformarsi in valore.


Guardate questa bellissima fotografia, pubblicata su Twitter dalla Nuova Sardegna: un'immagine piena di fascino del quartiere cittadino di Stampace, ripresa al tramonto, dai caldi colori pastello.

Ma chi c'è in questa inquadratura che svolge un ruolo importante nella sua definizione, con un effetto "vedo non vedo" delle facciate e la creazione di un piacevole gioco di colori sulle tonalità del marrone?  Ma è l'Ailanto, ecco chi è!  Una serie di polloni con le samare secche appese, che al di fuori dell'inquadratura non esiteremmo a definire brutti ed invadenti, qui sanno diventare protagonisti del bello. 

giovedì 10 dicembre 2015

Festa degli Alberi 2015

Anche quest'anno, il 20 novembre scorso, si è svolta in città la Festa degli Alberi, con il rinnovato entusiasmo degli ultimi anni (vedi post del 24/12/13).

L'evento ha avuto luogo su un costone, opportunamente predisposto, a monte della via Sirai, principale arteria asfaltata pedonale che conduce in cima al colle di S.Michele





Ecco il primo tratto della salita, fiancheggiato da Lecci e Carrubi. E' molto piacevole da percorrere, ed anche piuttosto lungo; tranquillo e lontano dal traffico, è frequentato da molti amanti delle passeggiate o delle corse, o anche di attività ginniche vere e proprie.








E sotto due esempi dell'intervento dei bambini: a sinistra il nastro giallo con il nome del bambino giardiniere, sorretto da un tenero virgulto di Carrubo, a destra il cartellino internazionale di un altro bambino, probabilmente straniero, sorretto da un arbusto di Corbezzolo.
                       

Inutile rimarcare quanto queste iniziative siano importanti per avviare i bambini, già dalle scuole elementari, all'amore ed al rispetto per le piante; unico appunto, già formulato due anni fa e che non mi stanco di ripetere, la mancanza del nome della pianta nel cartellino. Utile sempre il nome delle piante; ancora di più in questo caso, perché il nome sarebbe servito a suggellare un rapporto amichevole oggi nascente fra bambino e mondo vegetale.






E anche quest'anno, per finire alla grande, un esemplare di Iris planifolia  appena sbocciato, fra i tanti che punteggiano il parco e la zona interessata all'intervento dei bambini; la presenza di questi fiori selvatici sui colli cagliaritani è ulteriore elemento di bellezza e valore di questi luoghi.

    





sabato 5 dicembre 2015

Uno speciale addobbo natalizio

Questi giorni, intorno alla festa dell'Immacolata, sono quelli nei quali tantissime famiglie realizzano l'Albero di Natale, estraendo dagli  scaffali le scatole con gli addobbi, fra i quali primeggiano le palle colorate.

Voglio allora formulare l'auspicio di una piacevole attività di realizzazione dell'albero natalizio, magari in compagnia di entusiasti bambini, con una immagine appropriata: i frutti di un arbusto campione delle nostre campagne, l'Arbutus unedo, il Corbezzolo.


Ecco allora una bella coppia di bacche verrucose, che richiamano alla mente le nostre palle natalizie di plastica o vetro che ci apprestiamo ad appendere.

Il Corbezzolo è attualmente nel suo periodo migliore, con la sua esposizione tricolore contemporanea di foglie fiori e frutti, già celebrata dal blog (post del 10/12/12); basta una uscita nelle nostre campagne per trarre ispirazione dalla Natura per la migliore realizzazione dell'albero di Natale.

E non occorre andare nemmeno troppo lontano; se non disponiamo di molto tempo, troviamo grandi e begli esemplari di Corbezzolo anche in città, per esempio al parco di S.Michele (post 4/12/11).

Una passeggiata ci consentirà di ammirare la bellezza di questo arbusto, e magari di godere del privilegio di assaggiare un paio delle sue palline di Natale!

mercoledì 2 dicembre 2015

La Piracanta scatenata

Quando abbiamo parlato per la prima volta della Piracanta, Pyracantha coccinea, e delle sue bellissime bacche rosse invernali (post del 25/11/11), abbiamo messo in evidenza la sua normale presentazione cittadina, siepe bassa e squadrata.

Abbiamo anche detto però che, se lasciata libera, cresce fino a 4 e più metri di altezza, in forma irregolare, non disdegnando anche di appoggiarsi ai supporti che trova: ed un esemplare libero vi voglio presentare oggi, addirittura scatenato, in quanto gli sono sconosciute le catene costituite dalle forbici taglia-siepi e l'inquadramento in bordura.


Eccola qua, la Piracanta libera e rigogliosa che sovrasta la sorgente di Is Bàndidos ad Aritzo, luogo che vi ho appena raccontato nel post precedente, con tappeti di foglie gialle e scorci decadenti: un bel contrasto davvero!



Ecco un'altra immagine di questa esplosione di rosso, che appaga la vista di chi si appresta a raccogliere l'acqua della fonte sottostante; quello che certamente non manca a questo grande arbusto è l'acqua per crescere bene, data la notoria abbondanza di fonti presenti nel paese di Aritzo e dintorni.



E concludiamo con un bel gruppo di fruttini colore del fuoco, che hanno dato origine al suo nome, e che confermano lo stato di perfetta salute di questo esemplare selvatico.

Onore dunque alla Piracanta, che sa sottomettersi e vive bene quando viene tenuta in catene a formare siepi e bordure, ma quando si scatena...