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Oggi il cesto dei post propone... Le stagioni della Melia

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giovedì 22 febbraio 2018

Il racconto dei tronchi

Gli alberi ci parlano, anche se sono silenziosi. E quanto più sono anziani o segnati, tanto più hanno da dirci. Ci raccontano la loro storia con la forma, la postura, le ramificazioni,  i disegni del tronco.

Dobbiamo solo fermarci a guardarli, toccarli, ascoltarli ed elaborare quello che sentiamo: saranno elaborazioni della nostra fantasia, in parte, ma non importa: avremo comunque instaurato un rapporto, e questo ci arricchirà.

E il tronco, una parte spesso trascurata nella nostra osservazione degli alberi, svolge invece un ruolo essenziale, tanto più quanto più è anziano il nostro momentaneo interlocutore.

Ecco i tronchi di tre alberi cagliaritani, fra i tanti meritevoli di attenzione, ai quali dedico poche parole: non serve di più.






Un Carrubo bucato, storto e contorto, vicino al Conservatorio di Musica di piazza Porrino; la Natura si sarà accanita contro di lui?








Un vecchio e malconcio Olivo, in via Quesada; avrà combattuto tante battaglie, presumibilmente con gli umani, eppure resiste.



Questo poderoso tronco appartiene ad uno dei Carrubi di piazza Islanda, e mostra il reticolo di gobbe, tipiche degli esemplari grandi ed anziani di questa specie, che hanno lo scopo probabile di irrobustire la struttura di sostegno della chioma.

Non sembra aver avuto problemi nella sua esistenza, né di fulmine né di maltrattamenti dell'uomo, ma al più dei bambini che frequentano la piazza: carezze per lui.