Oggi il cesto dei post propone...

Oggi il cesto dei post propone... Le stagioni della Melia

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post del 25 gennaio 2012
post del 13 maggio 2011
post del 5 marzo 2012
post del 17 maggio 2015
post del 28 aprile 2018

lunedì 21 novembre 2022

Il foliage dei Platani, nel nord Italia

 Il Platano comune, che come già dichiara il nome è un albero che abbonda in tutte le città al di sopra di una certa latitudine, con esemplari di grande dimensione e spesso di grande pregio ornamentale, è invece molto raro a Cagliari, come abbiamo avuto spesso occasione di affermare: raro e di crescita stentata, salvo qualche eccezione.

Raro l'albero, e inesistente lo spettacolo del suo foliage, dalle nostre parti. Non così nel nord Italia, per esempio a Treviso.

E da Treviso viene questa immagine che mi manda Maria Antonietta, che ringrazio; un grande esemplare, alto almeno una ventina di metri, mostra i colori autunnali, in varie gradazioni di giallo, arancio e bruno, delle sue grandi foglie palmate.

Se questo avviene in una città relativamente piccola, possiamo immaginare lo spettacolo dei viali alberati di Milano o Torino.



  

E però io non rinuncio a mostrarvi anche un Platano nostrano, e precisamente l'esemplare mascotte di piazza Islanda a Genneruxi (post 22/10/18), che si erge solitario in mezzo ai Carrubi. Piccolo rispetto ai cugini trevigiani, ma che comunque primeggia ormai in altezza rispetto agli alberi che lo circondano.

Certo, è piccolo e non farà un foliage degno di questo nome,  ma guardate la luce che lo circonda ed il colore del cielo alle sue spalle! 
 

martedì 15 novembre 2022

A proposito di mancanza di cura, al Circu De Soli........

 Il post precedente, dedicato alla "non" cura delle etichette di riconoscimento al parco Vannelli, mi ha fatto venire in mente di andare a verificare la situazione al Circu De Soli , in via Beato Angelico. Infatti questo giardino, sorto nel 2016 (post del 8/3/16), era anch'esso caratterizzato da una serie di cartelli dedicati all'identificazione delle piante presenti, cartelli che sono velocemente degradati (post del 12/2/194/1/20) e mai sono stati sostituiti.

Ed oggi? Oggi è tutto scomparso, come se quel lavoro non fosse mai stato fatto; l'identificazione delle tante specie arboree presenti è lasciata alla buona volontà dei frequentatori, quando c'è, oppure affoga nell'indifferenza se non viene supportata in alcun modo.

Per fortuna che le piante stanno bene, e crescono, come si vede dalle foto che vi presento ingoiando l'amarezza.


Ecco una vista d'insieme, con in primo piano il simpatico labirinto composto da siepi di Lentisco, debitamente cresciuto dalla fotografia proposta nel post del 2016.



A destra vediamo uno dei giovani Liriodendri, Liriodendron tulipifera, rarissimi a Cagliari e caratterizzati da una foglia a quattro lobi assolutamente peculiare (post del 20/5/17), che li fa riconoscere anche senza cartellino, almeno fino a che sono presenti le foglie, che l'autunno comincia a portare via dai rami.



E infine, un gruppo di frutti ovoidali della Paulownia tomentosa, altro albero rarissimo per la nostra città, fratello dell'anziano esemplare di via Santa Gilla (post del 20/10/11 ed altri successivi).

Questo esemplare del Circu De Soli è veramente cresciuto tanto, forse è l'albero più maestoso di tutta la piazza. Se si è trovato così bene, mi aspetto che ci regalerà una strepitosa fioritura ad aprile, ben più appariscente di quella, già bella, di qualche anno fa (post 8/4/19).

Ecco, spero nel mio piccolo di avere svolto un modesto servizio a quei cittadini dotati di curiosità e privati degli strumenti a suo tempo predisposti per soddisfarla.    


  

venerdì 11 novembre 2022

La Mahonia, e la (non) cura del parco Vannelli

 Il piccolo Parco Vannelli di via Giudice Mariano mi sta molto a cuore, sia per il nome, riconoscimento del grande lavoro svolto a Cagliari dal Botanico innamorato della nostra città, sia per la presenza di etichette  con i nomi degli alberi presenti.

Quella delle etichette è stata una bellissima idea, e rimane una delle poche esperienze cagliaritane in tal senso; sconta però un grave difetto, tuttora presente: la mancanza di controllo e manutenzione delle etichette medesime (oltre che in generale dei parchi e delle loro piante).

Per non stare a ripetere tutti gli esempi di etichette errate  già proposti in passato (vedi post del 5/11/21  e del 3/5/22 ), mi limito oggi a presentare la Mahonia japonica, arbusto rarissimo che possiamo considerare simbolo di questi spazi.


Eccola qua la Mahonia, che mette in mostra in questo piano ravvicinato le belle foglie spinose ed i fiori che si stanno preparando.

Ebbene, questa pianta continua ad essere spacciata dal cartello per un Syagrus romanzoffianum (che pure c'è nel parco ed è anche piuttosto bello), cioè un Arecastro (vedi p.es. post del 18/1/16), con il quale la Mahonia non ha nessun grado di parentela, neppure lontano.

Allora io dico, perché si devono prendere in giro le persone che vogliono migliorare le loro conoscenze botaniche, e che magari scoprono da una ricerca su Internet di essere state turlupinate?

Non voglio ripetermi e rimando che volesse conoscere in dettaglio le mie lamentele al post del 2022 già citato, ma la sintesi è sempre la stessa: fate un minimo di manutenzione!!!!

Per toglierci l'amaro di questa situazione possiamo goderci la splendida fioritura gialla della Mahonia attraverso le foto (post del 31/12/18) o, meglio ancora, segnarci un appuntamento con lei per il mese di dicembre, direttamente al parco!
 

sabato 5 novembre 2022

La strage delle trombette vergognose

La strage si è compiuta, a causa della pioggia battente, per due motivi: le trombette hanno la ventura di fiorire ad ottobre e novembre, quando maggiori sono le piogge intense; sono grandi e pesanti, e quindi molto esposte ad essere strappate dalla pianta che le ha generate.

Se vi state chiedendo, con piena ragione, di che cavolo sto parlando, ve lo dico subito: sto parlando dei fiori della Datura arborea (ora Brugmansia arborea), fiori da me definiti, nel lontano 2011 (post del 2/11/11), "trombette vergognose", e come tali chiamati anche nei post successivi.


Ed ecco la prova della strage attuale, che avevo peraltro già segnalato alcuni anni fa all'inizio di novembre (post del 7/11/18), a conferma di quanto detto sulla frequenza e violenza delle piogge.

In questo caso, rispetto al 2018, la strage è stata più limitata, ed ha lasciato ancora tanti fiori al loro posto, a disposizione per essere ammirati sulle tante piante (come questa di via Leoncavallo) che si affacciano dai giardini cittadini.

Una piacevole distrazione floreale, resa ancora più godibile dall'aria tersa che normalmente segue alla pioggia con vento da nord. 

martedì 1 novembre 2022

L'autunno degli Aceri, ed il loro trascolorare

 Non poteva mancare, anche quest'anno, almeno un post dedicato al meraviglioso spettacolo che molte specie arboree apparecchiano in autunno, quando le loro foglie trascolorano con il ridursi delle ore di luce, e la clorofilla smette di essere prodotta. 

Abbiamo parlato diverse volte di questo fenomeno, noto come Foliage  (post del 31/10/11), mettendo fin da subito in evidenza che non è un fenomeno "adatto" al clima della nostra isola, tantomeno a quello cagliaritano; comunque abbiamo segnalato alcune belle eccezioni, quali quella del Ginkgo biloba, però a dicembre (p.es. post 7/12/16).

Fatta questa premessa, vi porto subito a godere di alcune immagini riprese dove il foliage avviene veramente, e già da ottobre: il nord dell'Inghilterra, lo Yorkshire e la Cumbria, dai quali abbiamo già visto un piccolo reportage (post 8/11/19 e post 20/11/19).

E ci torniamo, come già avevamo fatto nel 2020 (post del 30/10/20), per la gentilezza di Marco, che frequenta questi luoghi annualmente per ragioni di famiglia, e che mi ha mandato alcune foto, tutte scattate nell'Arboreto del parco di Castle Howard.



Scorcio del parco, che evidenzia la tavolozza di colori autunnali, dal verde al rosso degli Aceri passando per il marrone del Faggio.




Ecco un Acer palmatum, Acero giapponese, che ha in corso con eleganza e signorilità la sua opera di cambiamento del colore.




E questa è una meravigliosa sfilata di Acer rubrum, il cui nome già dichiara  l'elemento più appariscente di quest'albero, cioè il colore rosso vivo delle sue foglie trilobate.



E, infine, il fogliame cangiante non di un Acero ma di un albero che non sono riuscito ad identificare (Pioppo? Tiglio?) ma che merita comunque di essere proposto per apprezzare le attuali tonalità di colore.