Oggi il cesto dei post propone...

Oggi il cesto dei post propone... Le stagioni della Melia

post del 2 novembre 2010
post del 25 gennaio 2012
post del 13 maggio 2011
post del 5 marzo 2012
post del 17 maggio 2015
post del 28 aprile 2018

lunedì 20 novembre 2023

I pregi della Betulla

 La Betulla, Betula pendula, ha avuto pochissima attenzione da parte del blog, solo un post di qualche anno fa (post del  22/1/20), nel quale riportavo una mia fotografia di un esemplare inglese. La causa di questo rapporto quasi nullo, lo potete immaginare, è la sua modestissima (o nessuna?) presenza nella nostra città ed in tutta la Sardegna. 

Infatti la Betulla predilige i climi freddi, tanto è vero che nelle regioni italiane dove vive allo stato spontaneo si trova al di sopra dei 500 metri.

Ecco un vecchio esemplare a sinistra, in una foto presa da Internet, che ci consente di notare subito il primo e più evidente segno di riconoscimento di questa specie, e cioè la corteccia bianca. 

Possiamo dire che siamo sfortunati a non averla fra noi, dato che è un albero elegante e ricco di pregi. I pregi, oltre al colore della corteccia, sono dati dalla membrana che ricopre i rami, le foglie affusolate e finemente seghettate, il lungo picciolo, il leggero vibrare della chioma ad ogni refolo di vento.

Ed i pregi non si fermano a quelli estetici, ma si estendono alle qualità del legno, nonché a interessanti proprietà medicamentose, per finire poi con riconosciute proprietà gastronomiche. 

E qui ci colleghiamo con quanto asserito nel post citato, che faceva risalire la conoscenza delle proprietà medicamentose e gastronomiche addirittura a più di 5000 anni fa; oggi è di particolare utilizzo la corteccia interna (detta floema), che può essere consumata appunto tale e quale, oppure bollita ed unita a minestre, o ancora essiccata ed utilizzata come farina per il pane. Infine, pare che si possano ottenere ottimi sciroppi dalla linfa.

Il portamento pendulo, elemento essenziale della eleganza di cui si diceva, conferisce alla Betulla il ruolo di albero prediletto per parchi e grandi giardini, per esemplari isolati o a gruppetti, mentre in natura è comunissimo nei boschi del nord America e della Russia, dove gode di grande prestigio e la cui corteccia veniva in passato utilizzata addirittura per scrivere (iscrizioni Novgorodiane)

Insomma un vero peccato non avere fra noi questi alberi; per fortuna ci possiamo godere nella nostra Sardegna, lungo i corsi d'acqua ed i canaloni di montagna, il cugino Ontàno,  Alnus glutinosa (post del 12/6/12 ed altri), che appartiene alla stessa famiglia e con la Betulla ha anche una certa somiglianza!   

domenica 12 novembre 2023

Un nuovo parco, a Genneruxi

 L'Equity Park, un nuovo piccolo parco dallo strano nome, è stato di recente aperto a Genneruxi; in realtà la novità è solo l'apertura, avvenuta alla chetichella circa un mese fa, perché il parco esiste da molti anni, essendo sorto in contemporanea con la lottizzazione Magnolia, senza però poter essere completato ed aperto per ragioni mai compiutamente chiarite.

Comunque adesso è aperto e frequentabile, ed io lo ho visitato, avendo soprattutto interesse per le piante.

Il parco è stretto e lungo, ed è occupato per ampia parte da campi di calcio a 5 e dalla piscina; scorre fra via Galvani e via Tel Aviv da una parte, e lungo l'Asse Mediano di Scorrimento dall'altra; una posizione certo non molto felice, che però è stata risolta abbastanza bene dai progettisti, anche tenendo conto che dai rumori dell'asse lo proteggono gli appositi pannelli fonoisolanti.



Ecco allora il viale che costeggia via Galvani, ornato da vecchie e gloriose Tamerici, Tamarix gallica, a destra, e giovani Tipuane, Tipuana tipu, a sinistra; un effetto di insieme molto piacevole.

Ricordo che le Tipuane, che hanno crescita veloce (si vedano per esempio le Tipuane del Parco della Musica, più volte trattate nel blog), hanno una bellissima fioritura gialla in tarda primavera, preceduta da quella bianca o rosa delle Tamerici; insomma, sarà un bel vedere da marzo a giugno! 






A destra la foto di un particolare del tronco rossastro e scortecciato di una vecchia Tamerice, però con i nuovi rametti che spuntano; questo è uno spettacolo godibile da subito, senza aspettare la primavera.

L'altro corridoio che percorre il parco, quello che costeggia l'asse mediano, è protetto dalla vista del traffico da un filare di Allori, Laurus nobilis; pianta bella ma delicata, che ha bisogno di essere seguita e curata, speriamo che questo avvenga.




Ed ecco una immagine della piscina, con in primo piano un tavolo del locale di ristoro, e sullo sfondo  due frondose e belle Palme, Phoenix canariensis; anche qui speriamo nelle cure "anti punteruolo rosso", queste piante le meritano!



Infine, una cosa che mi ha favorevolmente colpito, la presenza di molti esemplari di Banani, Musa acuminata, inseriti molto bene fra le altre piante, e che spiccano per il loro colore verde chiaro e brillante, soprattutto quando sono giovani come questi e, ancora, ben curati. 
L'esemplare fotografato è uno dei più grandi, e come si può vedere è contento di esserci, tanto è vero che ha prodotto già un piccolo casco di banane.


La convivenza di piante giovani e piante anziane (dimenticavo di segnalare la presenza di diversi vecchi Ulivi) appare in questi spazi ben dosata ed apprezzabile; diamo dunque il benvenuto a questo nuovo piccolo parco, l'Equity Park.


mercoledì 1 novembre 2023

Le Tamerici dove non ti aspetti

Dove ci aspettiamo la presenza di Tamerici, Tamarix gallica? In prima battuta le vediamo in crescita spontanea vicino al mare, dove a migliaia svolgono il loro umile ruolo di fissazione di sabbia e dune; una funzione importante, anche se spesso accompagnata da un aspetto un po' sgradevole, che non riduce comunque l'apprezzamento. 

Abbiamo, quasi all'opposto, un ruolo cittadino in forma di grande arbusto o albero, spesso curato e adattato nella forma, che gli dona nobiltà e bellezza: pensiamo agli esemplari del palazzo della Regione in viale Trento (post del 17/4/11) o a quelli presenti nei vari parchi cittadini, dal parco della Musica al parco di Terramaini e fino al parco delle Saline ed allo spartitraffico della via Lungo Saline, tutti trattati nel blog (p.es post del 23/7/18  o del 16/1/20).

Dove non mi sarei aspettato di trovare Tamerici, tanto meno ben curate e racchiuse in eleganti aiuole, è negli spazi di una città mercato; e invece.....


E invece eccoli qua, due begli alberi di Tamerice negli spazi che collegano i vari fabbricati del Centro commerciale Le Vele; un bel vedere, che fra l'altro aiuta a dimenticare il tappeto di auto che ci attende a pochi metri, come si intravede anche dalla fotografia.

In definitiva, il Centro Commerciale può piacere o no, ma in qualche caso sa offrire anche spunti di interesse a chi non è spinto solo dagli acquisti.   


  

mercoledì 25 ottobre 2023

Le specie arboree invasive, ed alcune presenze cagliaritane

Le specie invasive costituiscono un enorme problema a livello mondiale, a livello di costi e addirittura di pericolo per le popolazioni. Parliamo di animali, piante, batteri e funghi, specie invasive introdotte al di fuori del loro habitat naturale  con la complicità della globalizzazione, e lasciate crescere in maniera abnorme prima di rendersi conto del pericolo ed iniziare a prendere le giuste contromisure.  

Un esempio per tutti, recente e significativo: il granchio blu, per il quale oggi cerchiamo di correre ai ripari, dopo aver trascurato per anni la sua crescente presenza ed avergli lasciato procurare danni ingenti.

Io naturalmente non ho i titoli né la volontà per parlare di questo enorme problema, ma voglio solo ricordare ai lettori alcune presenze arboree Cagliaritane o Sarde, classificate a pieno titolo fra le specie invasive. 


E, direi quasi per sfortuna, non è detto che le specie invasive siano brutte, anzi sono spesso piacevoli, come per esempio il Ricino, Ricinus communis, di cui abbiamo parlato diverse volte nel blogqui fotografato in via Dei Conversi con la sua bella fioritura autunnale. 

Ebbene il Ricino è certamente una specie invasiva, e la sua esuberanza si dimostra, guarda caso, soprattutto sui terreni abbandonati, che tende a colonizzare.

E poi in Sardegna abbiamo avuto e purtroppo abbiamo ancora, soprattutto nella zona di Oristano, l'invasione del Giacinto d'acqua, Pontederia crassipes, una bella fioritura che però soffoca le specie stanziali, pericolosa e senza nemici naturali qui da noi.

Ma, tornando a Cagliari, certamente non possiamo trascurare l'Ailanto, Ailanthus altissima, della cui invasività abbiamo trattato spesso (p.es. post del 6/7/12). E ancora posso citare la Robinia pseudoacacia, anch'essa ben presente nel blog e dalla enorme capacità riproduttiva, ed anche la insospettabile Lantana, Lantana camara , comune arbusto da vaso e da aiuola.

Insomma un mondo di specie arboree, certamente non da eliminare (per lo meno non sempre), ma da trattare con attenzione  e consapevolezza. 





 



mercoledì 18 ottobre 2023

Le grasse sorelle del Madagascar, o di Villanova

Sono grasse e sono simpatiche le due sorelle del Madagascar, che vivono affacciate ai balconcini di una casa di via San Mauro, nel quartiere di Villanova. Non si offendono se le definiamo grasse, o più correttamente succulente,  perché è un loro punto di orgoglio essere così. 

Vengono dall'enorme isola di Madagascar, dove sono una delle tantissime specie endemiche, da cui il nome comune di Palme del Madagascar, anche se non sono Palme ma appartengono alla famiglia delle Apocinacee, a cui appartiene anche l'Oleandro e la Pomelia.

Eccole le due sorelle, il cui nome scientifico è Pachypodium lamerei, fotografate alla fine di settembre, con ancora esposti i bei fiori bianchi, che durano tutta l'estate e fino a novembre (post del 16/11/1024/8/146/7/17 ).

Mi sembra che si possano considerare un orgoglio del quartiere, queste sorelle che si guardano e ci guardano quando passiamo in questa piccola via, nobilitata dalla loro presenza; si potrebbero veramente battezzare come "Le grasse sorelle di Villanova", senza paura che alcuna signora sovrappeso del quartiere si possa offendere, ma certi invece dell' univoco riconoscimento come piante, grasse e simpatiche. 


lunedì 9 ottobre 2023

I buffi sacchetti dell'Oleandro giallo

 Ricordate la Thevetia peruviana, nome comune Oleandro giallo? Ne abbiamo parlato più volte, a partire dal 2014 (post 14/7/14), dato l'aspetto molto gradevole di questo arbusto/alberello ed i suoi bei fiori gialli imbutiformi, che la pianta non si stanca di produrre in diversi periodi dell'anno.

E' una pianta rara a Cagliari, della quale vi ho presentato alcuni esemplari, a cominciare da quello di via Cettigne, il più comodo da ammirare, ma anche di via Pasteur, con i fiori dal peculiare color pesca (post del 20/8/23), e quello di via Bolzano, in forma di alberello.

E dall'esemplare di via Bolzano è tratta questa foto, che mi consente di riproporvi il frutto (post del 14/10/14), con la sua buffa forma di sacchetto globoso e lucido, che protegge e alimenta il seme interno,  a sua volta protetto da una mandorla legnosa. 

E con l'occasione possiamo apprezzare anche la foglia oblunga, molto simile a quella del cugino oleandro, ma lucida e di maggiore impatto estetico.

Insomma un arbusto molto gradevole e resistente, purtroppo raro in città; sarebbe bello incontrarlo più spesso, per apprezzarne le foglie, i fiori, i frutti.
 


domenica 1 ottobre 2023

La Yucca fiorita al tramonto

Siamo in piazza Aquilino Cannas, dove incomincia il viale Buoncammino, uno dei luoghi di elezione per godere dei tramonti autunnali cagliaritani.

E' veramente un piccolo gioiello da tenere caro questa piazza, sia appunto per la vista splendida, sia per la sua forma ed il suo essere posizionata a ridosso di Porta Cristina, sia naturalmente per il suo contenuto verde, a cominciare dalla gloriosa Fitolacca dioica che guarda il viale e dal Ficus magnolioides che si affaccia su via Fiume .

E ancora, nella scarpata che collega la piazzetta alla sottostante via Fiume, tante altre piante fra cui Aloe arborescens ed altre succulente.



E poi nella scarpata c'è lei, una Yucca gloriosa a molti fusti, che espone in questo periodo le grandi infiorescenze di campanelle candide, che possiamo apprezzare nella foto a sinistra.

La Yucca, come detto in precedente occasione (post del 16/10/13), è piuttosto presente nel verde pubblico cagliaritano, anche se normalmente si nota poco; si riscatta però con la fioritura, anzi con le due fioriture annuali, primaverile ed autunnale, che la fanno notare, eccome!

Se poi, come capita al nostro esemplare, la Yucca si trova a fiorire davanti ad un bel tramonto in una piazza come questa, non può certamente passare inosservata, ma partecipa al nostro godimento nell'ammirare questo spettacolo serale.  

  

lunedì 25 settembre 2023

Un doveroso tributo alla Chorisia più bella

 La Chorisia insignis/Ceiba speciosa, albero prediletto dal blog al quale fa da sfondo fin dalla sua nascita, è un albero sempre bello, anche quando è completamente nudo (post del 29/1/13 ed altri). 

Ma quando è fiorito, cioè in questo periodo, il suo aspetto toglie veramente il fiato, e soprattutto quando parliamo dell'esemplare che per me è il più bello della città, cioè quello di piazza Garau-via Darwin.

Eccolo allora l'esemplare più bello, che si merita anche quest'anno il doveroso tributo; è stato pubblicato nel blog tante volte, ma per me è sempre una prima volta.

Ed a ricordarci dove si trova la nostra regina ci sono le sue giovani ancelle, che si presentano in fila lungo la via Fleming, la parallela all'asse mediano dalla quale si può entrare nel quartiere ed essere immediatamente ammessi alla vista della regina: che spettacolo!

Termino con una curiosità: se cercate una via della zona su Google maps, nella mappa dall'alto vi viene offerta, segnalata come attrazione turistica,  proprio l'indicazione della posizione della nostra Chorisia; ne sono proprio contento, se lo merita!
   

venerdì 22 settembre 2023

Lo sterrato-giardino diventa, in parte, giardino

 Sterrato-giardino era il nome che avevo dato al grande spiazzo che accompagna la via Berna, a Genneruxi, quando ve lo avevo presentato (post del 5/2/13).  Uno spiazzo "terra di nessuno" e semiabbandonato, però ricco di diversi alberi interessanti ed in buona salute, e quindi meritevole di essere visitato ed apprezzato, almeno per le piante presenti.

Oggi una parte di questo spazio, e precisamente la parte più alta, vicina a via Stoccolma, perde di diritto il doppio nome un po' avvilente, per diventare un giardino pubblico a tutti gli effetti, attualmente in fase di ultima sistemazione.   

Gli addetti al verde pubblico hanno proceduto a sistemare la recinzione, a predisporre il sistema di innaffiamento automatico, a spianare il terreno predisponendolo per accogliere il prato, ed hanno aggiunto una serie di piante ed arbusti rispetto a quelli già esistenti.


Ecco una giovane Albizzia julibrissin di nuovo impianto, insieme ad altre sorelle, sul fronte interno; sul fronte esterno di via Berna sono state sistemate invece Jacarande, che riprendono i filari già esistenti su questa via, su via Stoccolma e su via Costantinopoli.

Poi ci sono gli alberi preesistenti: due grandi Eucalyptus camaldulensis, alcune Palme, alcuni peculiari Ficus a foglia lunga (post 15/10/18) ed altro ancora.

E non dimentichiamo che di fianco a questo giardino troneggiano i due grandi esemplari di Sterculia diversifolia, tante volte trattati dal blog, e suoi beniamini.

Insomma, una parte già ricca di verde del quartiere Genneruxi, che dovrebbe migliorare ancora, e meritare piacevoli passeggiate.


  

martedì 12 settembre 2023

Prima e dopo

 Questo post si sarebbe potuto anche intitolare, secondo un titolo purtroppo usato tante volte, "Oggi ci siamo, domani chissà" , per indicare gli alberi abbattuti senza motivazioni apparenti, oppure con motivazioni poco significative. Una sequenza di abbattimenti partita nelle segnalazioni del blog nel lontano 2012, e mai finita, soprattutto nell'ambito dei giardini condominiali.




Ecco allora il prima, rappresentato da una Euphorbia candelabrum condominiale, per la quale riutilizzo la foto di un post del 2020 (post 16/7/20), nel quale presentavo l'esplosione dei fruttini di questo bellissimo esemplare, situato in un condominio di via Leoncavallo. 


Ed ecco il dopo, un triste cumulo di pezzi di ramo, pronti per essere portati a discarica.

Le motivazioni addotte per l'abbattimento? Alcuni vecchi rami in basso, disseccati per ragioni naturali, caduti nel condominio a fianco. Soluzioni alternative che evitassero la soluzione drastica, come una potatura mirata o un preventivo consulto con uno specialista? Scartate, perché non si sa mai, un danno ad una persona o ad un'auto .......; meglio non rischiare, in fin dei conti è solo una pianta. E' triste, ma è la realtà.


domenica 3 settembre 2023

Che vergogna il giardino verticale, povera piazzetta Maxia!

Prima di tutto una brevissima cronistoria di questo giardino verticale, unico in città almeno per dimensione ma anche, nel passato, per bellezza. 

Il giardino verticale di piazzetta Maxia nasce nel 2011 (post 15/8/11), nel tentativo di fare dimenticare ai cagliaritani il fossato (così era stato definito dal comitato di quartiere contrario alla sua realizzazione) che aveva sostituito il gradevole declivio della precedente piazza, ornata con Jacarande ed altre specie.

Il tentativo, bisogna dire, era parzialmente riuscito, soprattutto per merito del giardino verticale che camuffava egregiamente lo strapiombo che aveva determinato per questi spazi il nomignolo di "fossato".

Una bella realizzazione, unica per la città, ricca di tante specie di fioriture, alcune delle quali potete trovare nel post citato.

Dopo un periodo di semiabbandono, il giardino verticale era stato "rimpolpato" (post del 28/5/15), per poi nuovamente decadere (post del 7/7/16) , tanto da farmi suggerire la rinuncia alle fioriture, per privilegiare le specie sempreverdi più robuste, nel presupposto che "questi muraglioni NON possono stare nudi" , come concludevo il post.

Dopodiché, nuovo degrado (post 6/9/17), che mi spingeva ad auspicare un sereno resoconto degli amministratori del verde pubblico, qualora il clima cagliaritano si fosse dimostrato incompatibile con questa realizzazione, resoconto accompagnato dalle soluzioni alternative, naturalmente!

Ma, da allora, il degrado è continuato (post del 5/6/20), anche se la situazione di allora era comunque uno "splendore" rispetto a quella attuale, come dimostrano le fotografie seguenti.



Non c'è bisogno di commenti! 



   

E poi, poiché il brutto ed il disordine chiamano altro brutto ed altro disordine, in questa fotografia si intravedono, dietro l'Arancio e la scala, scritte e graffiti. 

Insomma, un luogo abbandonato, se non fosse per gli Aranci ed i Mirabolani che però non bastano, non possono bastare! Eppure i cagliaritani hanno ripreso a frequentarlo, con la complicità dei tavolini del bar e della possibilità di godersi un aperitivo; non ci sono scuse per lasciarlo in queste condizioni!  

Urge il ripristino del giardino verticale, fiori o piante purché sia, e magari qualche telecamera per evitare il completamento dello sfascio con le altre pareti del "fossato" imbrattate e sfregiate, perché questo sta ridiventando questo luogo: un brutto fossato, che chiamerà presto anche sporcizia e rifiuti!

sabato 26 agosto 2023

Un'altra cartolina da Tenerife

E questa volta è una cartolina in senso stretto, dato che si tratta di una cartolina illustrata che viene da quell'isola così generosa in specie arboree endemiche, mentre la cartolina che dava il titolo al precedente scritto (post del 12/8/23) era intesa in generale come piccola presentazione della grande varietà floristica di Tenerife.

Eccola qua la cartolina, che presenta un gruppo di splendidi esemplari fioriti di Echium wildpretii, dai tanti nomi comuni (Torre dei gioielli, Razzo rosso, fino al più simpatico Viperina rossa), mentre il nome scientifico qualifica questo arbusto come parente stretto dell'Echium fastuosum, già a noi noto (post del 20/3/11  e del 23/3/17 ).

Ma, direte voi, non si potevano evitare queste contorsioni e presentare la Viperina rossa nel post precedente, insieme alle foto delle altre specie?

La realtà è che io normalmente inserisco nei post immagini riprese da me o dai lettori che cortesemente me le inviano, e molto raramente faccio ricorso ad immagini riprese da Internet ed ancor meno da cartoline illustrate, come in questo caso; questo per assicurare la correntezza delle immagini medesime e per una questione di onestà intellettuale. 

Ma questa volta Alberto, un altro lettore abitante a Tenerife, mi ha segnalato la mancanza nel precedente post della Viperina, caposaldo delle specie endemiche dell'isola in uno con la Dracena draco. Che fare? Per fortuna Morgana, dalle cui foto è nato il recente post agostano (foto scattate alla fine di luglio), nel precisare che le Viperine viste nel parco del Teide avevano i fiori secchi, aveva ritenuto cortesemente di inviarmi la cartolina digitalizzata qui riportata.

A conferma mi sono ricordato che un precedente post del 2022 (post 19/5/22), anch'esso basato su foto di una lettrice del blog, mostrava appunto la fioritura primaverile di questi Echium wildpretii, così come primaverile era la nostra fioritura azzurra del 2017, di un arbusto purtroppo inspiegabilmente eliminato.

Mi scuso per la lungaggine di queste spiegazioni, ma mi è sembrato doveroso a completamento del nostro viaggetto nel verde di Tenerife, spero piacevole anche se effettuato per interposta persona.   



   


 

domenica 20 agosto 2023

I fiori di Thevetia dal colore peculiare

 La Thevetia peruviana, nome comune italiano Oleandro giallo, dato che la Thevetia è stretta parente dell'Oleandro e produce fiori gialli, è un arbusto o alberello originario del Messico o più in generale dell'America Centrale, mentre non è chiaro il riferimento del nome al Perù. 

Nei paesi di origine questo arbusto è comunissimo, e molto apprezzato per la sua fioritura gialla praticamente continua nell'arco dell'anno. Nel blog ne abbiamo parlato molte volte, a partire dal 2014 (post del 14/7/14 e del 14/10/14), anche se a Cagliari è piuttosto raro, e ci siamo riferiti ad esemplari di via Cettigne, di via Bolzano, di via Pasteur. Anche da noi la fioritura copre un arco di tempo abbastanza ampio, che copre estate ed autunno, con un rinnovo continuo dei fiori.

E proprio all'ultima via citata facciamo riferimento con la foto a fianco, perché qui vegeta una Thevetia condominiale che produce, rarità nella rarità, fiori dal bellissimo e peculiare color pesca (post del 13/9/20), o se preferite albicocca o salmone o ancora rosa antico.


L'arbusto a cui appartiene il fiore qui ripreso è un poco soffocato, e per apprezzare una pianta nella sua interezza suggerisco l'esemplare di via Cettigne, ma la bellezza di questo colore merita  un passaggio in via Pasteur, magari nell'occasione della spesa al market dirimpetto!  
   

sabato 12 agosto 2023

Una cartolina da Tenerife

Oggi vi porto a Tenerife, isola delle Canarie non lontano dal Tropico del Cancro, di origine vulcanica; lo faccio grazie alle immagini che mi ha trasmesso Morgana, che ringrazio. Naturalmente il tutto è condito da informazioni tratte da Internet, dato che io purtroppo non sono mai stato in questa interessante isola, da cui gli italiani sono molto attratti, ma non credo per le specie arboree!

Va detto che dal punto di vista della flora Tenerife è ricca di una grande varietà di specie, in conseguenza della sua orografia molto diversificata e della varietà di microclimi e di habitat che si sono sviluppati.


Partiamo, come è giusto, da uno dei simboli arborei di Tenerife, cioè la Dracena draco, vecchia conoscenza in quanto ben presente nella nostra città e ben rappresentata nel blog (Orto Botanico, Buoncammino, viale Regina Elena...).

Naturalmente i nostri esemplari non possono competere con quelli di Tenerife, anche se quelli dell'Orto Botanico si difendono bene; ma guardate questo esemplare dell'isola atlantica, e confrontate la sua altezza con quella del signore alla sua base, penso che sia intorno ai 10 metri se non di più!



Questo a destra è un arbusto dotato di una bella e grande foglia, con eleganti nervature rosse, e di frutti raccolti in grappoli simili a quelli dell'uva (da cui il nome comune spagnolo di uva da spiaggia).


Il suo nome scientifico, Coccoloba uvifera, riprende anch'esso l'aspetto del frutto, che pare sia anche commestibile.



Infine, anche a dimostrazione delle varietà di microclima, ecco un paesaggio in quota, con fondo ghiaioso dal quale emergono le rocce vulcaniche, e sul quale vive questo arbusto, forse endemico di queste zone, che si chiama Pterocefalus lasiospermus, noto come Rosalillo de Cumbra.

Dicevamo un paesaggio in quota, che dovrebbe essere nel parco nazionale del Teide, il vulcano alto 3700 metri e monte più alto della Spagna.

domenica 6 agosto 2023

L'alberello di Plumeria

 La Plumeria rubra, o semplicemente Plumeria, Pomelia, Frangipani, è un arbusto di origine tropicale, noto soprattutto per la bellezza e delicatezza dei suoi fiori di porcellana, con i quali si possono comporre bellissime ghirlande.

Abbiamo parlato diverse volte di questa pianta (post del 8/9/16,   14/8/2024/8/21) di cui vi presento un esemplare nuovo, in via Dei Conversi. E ve lo presento perché è forse il più grande che ho visto in città, proprio un alberello.


Eccolo qui, con la sua abbondanza di fiori bianchi, indice di una buona salute e di una buona esposizione, dato che queste piante sono normalmente parche nella loro produzione.




Ed ecco un particolare dei suoi fiori di porcellana, semplici nella loro bellezza, con il bianco che vira nel giallo vivace.

Esistono anche altre sfumature di colore dei petali, fino al colore rosso, forse quello originale che ha dato il secondo nome alla pianta; non ne ho visto in città, dove il bianco, peraltro bellissimo, è ricorrente.

Bisogna fare i complimenti a chi cura questo giardino condominiale, dato che a fianco alla Plumeria vegeta  un grande esemplare di  Datura/Brugmansia arborea  (post del 8/10/15)