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Oggi il cesto dei post propone... Le stagioni della Melia

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martedì 24 settembre 2019

Il degrado e la speranza

Un titolo impegnativo, quello odierno,che fa venire in mente elaborate analisi ed elucubrazioni. Ma io me la caverò in fretta, lasciando parlare l'immagine che ho ripreso nello slargo Endrich, all'inizio del Terrapieno.

 E' una domenica mattina, attorno alle 10.  La pulizia non è stata ancora fatta, e troneggiano sulla panchina i resti di un pasto. I concetti di civiltà e decoro degli spazi comuni, per non dire di raccolta differenziata, devono essere piuttosto labili nella mente del consumatore del pasto.

Il pavimento è in questo punto malconcio, manca una lastra e tutt'attorno è sbrecciato. Qui l'albero al centro della scena ha le sue responsabilità, come dichiarano le minacciose radici.

La panchina è piena di scritte, così come il muro che si intravede sullo sfondo, in via san Saturnino.

E allora, direte voi, questo è il degrado, ma dove cavolo è la speranza?

La speranza è contenuta nel degrado, se così posso dire: guardate bene le scritte, e se non leggete bene quella che ci interessa vi aiuto io.


Ebbene, qualcuno, distinguendosi dai segni senza senso tracciati sul bordo della panchina, ha scritto il nome latino dell'albero retrostante: Ficus macrophilla (post 12/4/18 , solo per citarne uno), nome scientifico della specie di Ficus più nota e maestosa a Cagliari (macrophilla è sinonimo di magnolioides per indicare questo Ficus).

Beh, io trovo che questo sia un bel segno di speranza, di rispetto e di amore per gli alberi, a dispetto del degrado circostante.