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Oggi il cesto dei post propone... Le stagioni della Melia

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domenica 7 giugno 2015

I Larici millenari in val d'Ultimo

La val d'Ultimo non è la valle più nota dell'Alto Adige, certamente meno nota della Val Senales o della Val Passiria, ma ha un privilegio, per noi guardoni degli alberi, fondamentale: ci vivono 3 Larici ultra millenari, età di circa 2000 anni!

Potevo io, durante una breve vacanza in Alto Adige, lasciarmi scappare l'occasione di andare a vedere questi campioni? Naturalmente no, ed eccomi qui a condividere.


Ecco il terzetto: due davanti ed il terzo, malconcio, in fondo.

La presumibile, mostruosa età di questi alberi è stata dedotta da un quarto esemplare in zona, abbattuto dal vento nel 1930, al quale sono stati contati più di 2000 anelli di accrescimento annuale.


Quello della foto a destra è il più grosso, con una circonferenza alla base di più di otto metri. Il giovane che lo abbraccia, con l'affetto dovuto ad un progenitore così lontano, dà una idea delle dimensioni.

L'altezza di questo esemplare è di circa 35 metri, nonostante abbia perso la cima probabilmente per un fulmine.

Come si vede nella parte alta della immagine, questo Larice continua tranquillamente a produrre i suoi teneri aghi annualmente, essendo il Larix decidua, rarità fra le aghifoglie, un albero spogliante (post del 10/10/11).


Per stemperare l'angoscia del trovarsi di fronte a questi monumenti viventi, mi permetto uno scherzetto:  l'escrescenza bulbosa, nella foto precedente visibile a sinistra sopra la testa del giovanotto abbracciante, se ripresa con una determinata angolazione cambia aspetto, richiamando chiaramente alla mente un deretano nudo in mostra: che il grande vecchio voglia dire qualcosa, a noi scriteriati distruttori di foreste?



Infine, una foto del malconcio: colpito dal fulmine, spezzato da secoli a sei metri d'altezza, ha deciso di continuare a vivere attraverso un ramo laterale, che ha già raggiunto un'altezza di più di venti metri. Questo esemplare è sostenuto da tiranti, dato che la base non ha quasi più struttura, ma è vivo!
 
Concludo citando un proverbio indiano che mi sembra molto bello, tratto come diverse informazioni di questo post dal cartello esposto in loco.


Gli alberi sono le colonne del mondo, collegamento fra la terra ed il cielo: quando tutti gli alberi saranno tagliati il cielo cadrà sopra di noi.