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martedì 1 novembre 2016

L'autunno colorato del Melograno

Sì, dimentichiamoci del grigiore autunnale quando parliamo del Melograno, Punica granatum; per lui l'autunno è una seconda primavera. Nella prima, quella astronomica, ha prodotto gli splendidi fiori (post del 19/5/13) e adesso, in pieno autunno,  si dedica alla primavera dei frutti.

Ecco un esemplare di Melograno in un giardino di Pula, carico delle succose bacche globose; i colori dei suoi frutti, dal giallo all'arancio al rosso carico, certo non richiamano quelli autunnali!

A Cagliari i Melograni sono rari: è una pianta agraria, legata alla campagna, ed è stata progressivamente allontanata dalla città, con qualche timido tentativo di reinserimento (post del 14/9/14), più efficace in nuove varietà da giardinaggio, a fiori doppi (post di maggio citato).

Ed il suo allontanamento dalla città è un vero peccato, per la bellezza ed anche la bontà delle melagrane, consumate tali e quali o in succo.


Certo che è un peccato staccare dalla pianta un frutto come quello qui ripreso, almeno fino a quando non comincia a spaccarsi e si prepara a finire a terra.

Il problema è che allora potrebbe essere troppo tardi per gustare s'arenada, come si chiamava la melagrana in campidanese; mi ricordo che quando ero bambino, per insultare qualcuno che rideva troppo ed a sproposito, si diceva, e mi scuso per il mio sardo: "S'arrisu de s'arenada, arrutta a terra e squartarada".
Forse, con la genialità dei detti locali, il riferimento era proprio alle spaccature nel frutto, simili a bocche ghignanti; altro che le zucche di Halloween!