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domenica 16 ottobre 2011

I valori del verde a Monte Claro

Una bella manifestazione, a cominciare dal titolo, quella che si sta svolgendo da venerdì a stasera nel parco provinciale di Monte Claro (post del 19/2/11, ma citato e fotografato anche nel post del 7/6/11  dedicato alle Sterculie).
Una manifestazione bella e interessante, che ha cercato di contemperare esigenze di informazione più specialistica con quelle divulgative e ludiche; mi pare che ci stia riuscendo, facilitata molto dalla cornice del parco: giudicate voi stessi dalle foto, se non lo avete già fatto di persona.


Io ho seguito il seminario, ed ho tratto la sensazione, da alcune cose dette con riferimento a grandi città europee ma anche ad Oristano e Cagliari, che il problema della nostra città sia non tanto la mancanza di verde, ma l'integrazione intelligente e sistemica fra le varie aree verdi in un progetto di insieme conosciuto e condiviso con i fruitori, cioè con noi tutti. Tutto questo in un ambito di rispetto e consapevolezza del verde da parte dei cittadini, che purtroppo manca.

In questo campo c'è da fare moltissimo, da parte dei genitori, della scuola, delle Istituzioni; non voglio fare prediche nè sermoni, mi limito a riproporre un mio chiodo fisso: dotare gli alberi, prima nei parchi e nei giardini pubblici, poi anche nelle strade, di una targa di identità. Questa idea, piccola e dal basso, sembra in contrasto con la necessità di approccio sistemico, dall'alto, di cui parlavo prima; invece no, le due cose si integrano perfettamente.  La targhetta serve a rendere gli alberi qualcosa di diverso e più importante rispetto a un marciapiede, un cordolo di cemento o un tratto di asfalto, tanto per dire; serve a stimolare il cittadino, che legge, si incuriosisce e si informa, con l'aiuto del serbatoio informativo immenso di Internet; e forse, piano piano, rispetto, consapevolezza  e partecipazione aumentano.

Ogni volta che propongo di intervenire in questo senso agli operatori del verde, ed anche venerdì lo ho fatto, mi si risponde: avevamo messo le targhette, ma sono state strappate. Sarà pur vero (ed ho qualche dubbio), ma così ci avvitiamo senza rimedio: bisogna insistere. Perchè, per esempio, Barcellona ha le targhette, anche nelle strade, e noi non possiamo averle?

Concludo tornando ai temi del seminario, per segnalarvi alcune altre idee interessanti esposte, da approfondire e delle quali seguire gli sviluppi:

il ripensamento dei parchi regionali non solo come sviluppo turistico, ma prima di tutto come nostro bene identitario;

il superamento delle aree verdi "forzate" rispetto al nostro clima ed ai nostri endemismi (no a enormi distese di prato inglese, no a enormi giardini di piante succulente.....);

la riqualificazione del  verde privato nei vari quartieri di Cagliari, con stimoli ad adornare i balconi;

la rinascita degli orti urbani, sia ai fini del consumo ma anche decorativi;

la necessità di migliorare le tecniche di manutenzione e potatura degli alberi, riducendo nei limiti del possibile le capitozzature, e promuovendo maggiori competenze degli addetti a queste delicate operazioni.