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sabato 28 aprile 2012

Il Fico alla Fiera

E basta con i Ficus! direte voi che avete magari appena letto il post precedente sui Ficus retusa. In realtà il presente post ha un contenuto ed un tono completamente diverso da quello precedente, anche se ambedue si riferiscono ad alberi appartenenti alla stessa famiglia, quella delle Moracee, famiglia da me definita popolo la prima volta che ne ho parlato (post del 3/11/10).

Voglio parlarvi del Fico per antonomasia, il Ficus carica, l'unico che ha il privilegio di  venire identificato in maniera univoca con il nome italiano, almeno nel parlar comune, mentre tutti gli altri vengono indicati con il nome Ficus, con la relativa possibile confusione se non si precisa anche la specie ( si veda quanto detto al riguardo nell'ultima parte della pagina sulla grammatica degli alberi).

Due ragioni mi spingono a parlare del Fico, una nobile ed una plebea: ho trascurato questa specie fino ad ora, ed ho visto un esemplare bello e sano alla Fiera.

Comincio dalla ragione plebea, che vi presento a sinistra, nel pieno del suo sforzo di preparazione dei falsi frutti.

Per fare della facile ironia, potrei dire che questo alberetto è una delle cose più belle della Fiera di quest'anno; è posizionato vicino allo stand degli alimentari, e merita uno sguardo non distratto da parte del visitatore.

Aggiungo, ad onore del vero, che ho trovato ben curate tutte le piante della Fiera, dalle palme vicine all'ingresso principale ai vari pini, ma questo Fico ha qualcosa in più.

Veniamo ora alla ragione nobile: il Ficus carica è una pianta, originaria del medio-oriente, citata più volte nella Bibbia, con un posto importante nella storia e nelle leggende, che cresce spontanea nella nostra Isola, di grande robustezza e rusticità; abbastanza per meritare il nostro massimo rispetto.

In città è ormai poco presente, sia perchè è spesso il residuato di vecchie coltivazioni agrarie spazzate via dall'urbanizzazione, sia perchè per essere una bella pianta (come quella della Fiera) ha bisogno di essere seguita con cure e trattamenti.

Il suo elemento più significativo è naturalmente il frutto, sia per la sua squisitezza sia perchè  non è propriamente un frutto, ma l'evoluzione dell'infiorescenza a forma di fiasco (in certe regioni i fichi si chiamano infatti Fioroni), tecnicamente detta Siconio. Quest'ultima è quella che mangiamo, quando matura trasformandosi in infruttescenza, e che contiene all'interno i frutti (acheni), in pratica i semi.

Mi fermo qui, ma ci tenevo a rendere onore a  quest'albero (fin qui colpevolmente trascurato), che è parte della nostra cultura di isolani del Mediterraneo.