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sabato 17 novembre 2018

Encomio solenne per la Dipladenia

Sì, è un encomio solenne quello che si merita la bella Dipladenia, o Mandevilla che dir si voglia: un encomio per la sua capacità di rallegrare i terrazzi di tutti noi, per puro altruismo e senza chiedere quasi nulla.

Non sono un esperto di arbusti e fioriture, ma devo dire che raramente mi è capitato di avere a che fare con un rampicante così disponibile a crescere facilmente, ed in fretta, ed a produrre fiori in quantità così elevata e per un tempo così lungo.

Ecco un fiore, ripreso ieri, fra i tanti di una Dipladenia che vegeta nel mio balcone; un imbuto semplice ed elegante, con colori che vanno dal bianco al rosa al rosso.

Difficile che non dia buon esito questa pianta; si potrebbe quasi dire che sia a prova di "pollice nero", come quelli che spesso si incontrano nei terrazzi condominiali.

E' un arbusto di origine sudamericana, importato e distribuito in Italia dai vivaisti non da tantissimi anni, ma diventato ormai molto comune proprio per le sue innegabili qualità; si deve aggiungere inoltre che anche le foglie sono belle, verde intenso, lucide e piuttosto coriacee. Dicevamo che la Dipladenia è rampicante, molto poco esigente anche per questo; non disturba la struttura che la accoglie, e se si avviluppa ad un'altra pianta non tende a soffocarla. Unico difetto, se tale si può chiamare, è che non è resistente alla malefica cocciniglia, per cui con il nostro clima in estate necessita di controllo ed eventuale trattamento  per questa piaga.

Mi accorgo di aver scritto una sorta di panegirico, ma credo di poter dire che la Dipladenia meriti le  parole di apprezzamento che ho speso per lei ed il suo valore giustifichi la digressione di questo post rispetto al mio solito ambito di conoscenza.