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Il parchetto del Banco, un'oasi piacevole e ben curata

Non è facile trovare, in pieno centro cittadino, ed a contatto con una strada trafficata come il viale Bonaria, una piccola oasi di verde be...

giovedì 13 febbraio 2025

La nuova stagione

 Ancora in pieno inverno, sono i fiorellini di campo quelli che meglio interpretano la nuova stagione, suscitando in noi la sensazione della primavera che verrà. Fiorellini che sbucano precocemente, e rimangono quasi a livello del terreno, come se si vergognassero per la loro precocità. Un esempio tipico e noto a tutti sono i Bucaneve, Galanthus nivalis, una Amarillidacea il cui nome comune esprime bene la volontà di sbucare dal terreno ancora gelato e coperto di neve.

Noi non abbiamo i Bucaneve in Sardegna, ma abbiamo certamente fiorellini precoci, che interpretano brillantemente il ruolo. 


Per esempio il gruppetto qui a fianco fotografato in agro di Pula, che potrebbe essere costituito da esemplari di Zafferanetto comune, tecnicamente una Romulea appartenente alle Iridacee.

Un fiorellino molto comune nelle nostre campagne, che vengono ricoperte da questa piccola ed affascinane fioritura dalla fine di gennaio.

Preciso per correttezza che la identificazione della specie non è certa, data la mia ignoranza nel riconoscimento delle erbacee; potrebbe anche trattarsi di un Crocus minimum, pianta endemica della nostra isola.

Comunque, mi accontento di identificarlo come apripista della primavera qui da noi, in concorrenza con il notissimo Bucaneve, e mi pare che non sfiguri rispetto al più famoso cugino!  


sabato 8 febbraio 2025

Il verde della via Roma rinnovata

E' stato recentemente aperto al pubblico - ed era ora - il primo tratto della nuova via Roma, che ci mostra finalmente i primi esiti del progetto bosco orizzontale "Boeri" del quale tanto si è parlato e discusso. 

Il tratto aperto è quello che va da piazza Ingrao (quella degli splendidi Ficus magnolioides, per intenderci) a via Dei Mille; non molto, ma quanto basta per esprimere un giudizio. Possiamo dire innanzitutto che qualsiasi progetto che restituisse alla fruizione pedonale la vecchia "promenade" di via Roma, al posto dell'orrendo parcheggio auto su asfalto con il quale abbiamo a lungo convissuto (post del 14/8/17 ed altri), non poteva che essere accolto positivamente, e così lo accogliamo noi, con un sospiro di sollievo.


E questa prima immagine ci dice che la passeggiata è gradevole, anche se il Leccio, di cui vediamo uno dei filari, non sembra una essenza appropriata, dati gli esiti precedenti in altre zone cittadine, come avevamo segnalato dal lontano 2010 (post del 4/11/10) e successivamente (post del 27/10/13): il Leccio, Quercus ilex, è una pianta che ha bisogno di essere libera per crescere bene, e non di essere costretta in aiuola, anche se realizzata con criteri moderni. 

Inoltre, anche nel caso specifico come in quello di S.Elia, il substrato salmastro non aiuta questa pianta a vivere bene.

Fatta questa prima ed essenziale considerazione critica, per la quale non resta che sperare in un corretto innaffiamento e cure adeguate per una crescita non stentata, vediamo gli aspetti positivi.


La pavimentazione è piacevole, anche con tratti di diversa composizione, sia granigliato che basolato, e le aiuole sono belle, molte di loro anche circondate da sedute illuminate.

In questa fotografia notiamo anche, con grande piacere, la presenza di diverse Palme Phoenix canariensis, salvate dal punteruolo rosso, e che rappresentano la continuità dalla vecchia alla nuova via Roma. La guerra contro l'insetto malefico non è vinta, come dimostrano alcuni altri esemplari tuttora sotto attacco ed in condizioni precarie, ma va combattuta fino in fondo, fino alla vittoria.

Sulla destra della fotografia, diversi tronchi massicci che dovrebbero appartenere a Siliquastri, Cercis siliquastrum, anche questa specie ben conosciuta  in via Roma. Se sono Siliquastri, sarebbe interessante conoscerne la provenienza, perché sembrano esemplari molto più grossi di quelli preesistenti. Speriamo che riescano a fiorire già dalla prossima primavera!

Nella zona iniziale della passeggiata, quella dove sono stati installati alcuni giochi, troviamo poi alcuni esemplari di Melia azedarach, che appare una buona scelta (vedi piazzale del Lazzaretto a S.Elia).

Ci sono poi, e non potrebbero mancare, diversi esemplari di Jacaranda, Jacaranda mimosaefolia, che rappresentano la continuità con i bellissimi doppi filari del Largo Carlo Felice.

 
Il verde arbustivo ed il prato appaiono invece ridotti rispetto alle aspettative, ma forse gli spazi non consentivano superfici maggiori; ci sono comunque molte varietà dalle quali aspettarsi buoni risultati di crescita ed abbellimento, come il Mirto, la Phillyrea, la Lavanda, il Rosmarino nostrano e quello Grevillea dai fiori rossi, il Timo, l'Elicriso e tanti altri.

Naturalmente, parlando di aiuole e spazi orizzontali, è fondamentale il senso civico dei frequentatori, la voglia e l'orgoglio di tenere puliti questi spazi; la situazione di altre vie cittadine non ci consente grandi speranze in questo senso, ma bisogna crederci, e adoperarci tutti per mantenere ed incrementare la bellezza di uno dei luoghi più iconici della città, per noi cittadini e per gli ospiti. 



  

mercoledì 29 gennaio 2025

Il parco Nervi ed il suo verde


E' certamente un luogo affascinate, il parco Nervi, inaugurato qualche anno fa, che prende il nome dall'architetto che ha probabilmente progettato il capannone destinato allo stoccaggio del sale.

Come si vede dalla foto a fianco, il grande padiglione è certamente l'elemento più significativo del parco, anche se fino ad oggi non ne è stata stabilita la destinazione, ed è tuttora chiuso al pubblico.

Nella foto, ripresa dal ponte ciclopedonale, si nota anche un tratto del canale di San Bartolomeo, che partecipa al fascino dell'insieme e, per stare nella materia di nostro interesse, alcune Tamerici, Tamarix gallica, in versione invernale.

Devo dire che le piante del parco non sono tante e soprattutto molte di loro non sono in buone condizioni. Mi riferisco in particolare agli Schinus molle che si trovano sul lato opposto a quello che costeggia il canale; alcuni alberi sono proprio morti, altri paiono sofferenti, anche se il Falso pepe è un albero sempreverde.


Ecco una immagine esplicativa, con uno Schinus in condizioni precarie, mentre sullo sfondo troneggiano alcuni vecchi Pini d'Aleppo.

Ed in questa immagine vediamo anche uno scorcio del cosiddetto prato fiorito, proposto come un esperimento di grande interesse e che, finora, sembra sia stato una delusione.

Questo esperimento è spiegato in appositi cartelli esplicativi che elencano le specie di essenze piantate, che avrebbero dovuto dare grandi fioriture, che invece non si sono viste; non dico adesso che siamo in pieno inverno, ma anche nelle altre stagioni non si sono avuti grandi risultati, tanto da far ritenere questo esperimento un poco pretenzioso e velleitario.

Attualmente tutti questi spazi prativi sono occupati essenzialmente da piantine di verdura che, detto che io ne capisco molto poco, sembrano una sorta di cicorietta o al più di tarassaco, non molto altro.

Insomma, ribadisco la delusione, anche se spero ancora di essere smentito dalle fioriture della prossima primavera ed estate. 



martedì 14 gennaio 2025

Una siepe di "trombe" della Solandra

 Quando la Solandra maxima fiorisce, cioè in questo periodo con il clima cagliaritano, non può passare inosservata, dato che si riempie dei suoi grandi fiori  a tromba gialli, in contrasto con la bella foglia coriacea e lucida.

E' un arbusto esuberante, questa Solanacea, difficile da contenere in forma di siepe, ma qualcuno ci è riuscito, per esempio il centro ANFFAS di via De Gioannis, di cui vediamo appunto la siepe che orna la recinzione. 

Abbiamo già parlato di questo arbusto nel lontano 2013 (post del 23/1/13), facendo riferimento soprattutto ad una grande ed estesa siepe di Monte Urpinu. E' comunque un arbusto piuttosto raro, forse proprio per la esuberanza, che tende a farlo crescere in maniera disordinata e molto invadente, con rami legnosi che radicano spesso occupando molto spazio, anche molto lontano dal fusto originario. 



I fiori, dicevamo, sono grandi trombe gialle con strisce color porpora; non molto eleganti, ma gradevoli in accoppiamento con le foglie ellittiche e lucide, come si nota nel primo piano a destra; inoltre è un arbusto sempreverde, altro elemento positivo.

Sopporta bene le potature, anche energiche, alle quali reagisce con nuovi getti.

Insomma, possiamo concludere che ne vedremmo volentieri altre siepi come quella presentata oggi, formate da un arbusto rustico che chiede solo un poco di controllo alla sua crescita disordinata ed irruenta.