I lettori più affezionati lo sanno, che ogni tanto mi capita di fare un richiamo, specie per le piante che si mettono in particolare evidenza in un determinato periodo dell'anno: l'ho fatto per la Chorisia, e la sua strepitosa fioritura di ottobre, l'ho fatto per la Dipladenia, e la sua generosa fioritura di novembre, non posso non farlo per il Corbezzolo, Arbutus unedo, e la sua elegante fioritura di dicembre.
E il corbezzolo, come già precisato in precedenti post (p.es. post dal titolo bizzarro del 10/12/12) ha la peculiarità di proporre in esposizione il nostro tricolore nelle foglie, nei fiori e nei frutti.
Ecco qui allora il nostro modello di quest'anno, ripreso nelle campagne di Pula. Le copiose recenti piogge non sono riuscite a strappare tutti i delicati fiorellini, piccoli orci bianchi con la pancia gonfia raccolti in grappoli penduli, che fanno da cornice alla bacca rossa e verrucosa.
Una curiosità: il nome "unedo" fu attribuito al Corbezzolo da Plinio il Vecchio, con la valutazione ingenerosa che dopo un assaggio del frutto passasse la voglia di mangiarne altri; valutazione che non mi risulta abbia riscontro pratico, anzi vale semmai il contrario, cioè il suggerimento di non esagerare!
Quindi gustiamo pure i corbezzoli, nelle campagne intorno alla città ma forse anche in qualche esemplare dei nostri parchi cittadini!
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Oggi il cesto dei post propone... Le stagioni della Melia
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