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mercoledì 7 maggio 2025

Primavera al Parco di Terramaini

 Sarebbe un vero peccato tralasciare una visita primaverile al Parco di Terramaini, per una serie di ragioni, che vanno da quelle insite nella esplosione primaverile del verde, alla cura dedicata a questi spazi, alla varietà di specie arboree presenti.

Abbiamo parlato tante volte di questo Parco, fin  dal 2011 (post 11/1/11), in diverse stagioni e sotto vari punti di vista, e mi pare che sia uno dei pochi luoghi dei quali ho parlato sempre in termini positivi: credo di poter dire che si tratta di un vero e proprio fiore all'occhiello della nostra città.


E, a proposito, ecco il fiore che si potrebbe appuntare idealmente all'occhiello cagliaritano, fra i tanti possibili: il fiore di un Melograno, Punica granatum,  forse della stessa pianta che mi aveva già colpito nel 2020 (post del 20/5/20), quando avevo fotografato alcune fioriture, fra cui appunto quella del Melograno.  

Non sto qui a ripetere la grande varietà di essenze arboree presenti, ma mi ripeto invece nel chiedere che, proprio per questa varietà, si parta da qui per assegnare  agli alberi ed agli arbusti delle etichette di riconoscimento, sempre da me richieste a gran voce.

Aggiungo ancora, a proposito di colori sul rosso, che dalla passeggiata del ponte rifatto sul piccolo stagno, si possono osservare splendidi fenicotteri, con le ali ben "macchiate" dal loro colore caratteristico che li rende apprezzati in tutto il mondo.

Ma non basta: a livello di fauna sono presenti anche delle enormi nutrie (un tempo questo animale era  conosciuto come castorino, dal quale si ricavava una pelliccia economica), facilmente visibili dalla parte sinistra del ponticello. Certo non sono begli animali questi roditori, però possono essere apprezzati, finché non si moltiplicano troppo, per tenere a bada le piante acquatiche, essendo il castorino ghiotto di radici e tuberi.  E comunque costituiscono una ulteriore curiosità di questi spazi.