Cominciamo mettendo a fuoco con alcune immagini la via S.Saturnino, lunga e stretta viuzza molto cara ai cagliaritani:


E' una via piena di fascino, come si può intuire, e di colori, per via dei graffiti che ne occupano gran parte.
Tanti scorci interessanti, per una passeggiata assolutamente piacevole, almeno di giorno. Purtroppo però la via è da qualche tempo interrotta, per i lavori di consolidamento della scarpata che sono oggetto di polemica.
Infatti l'esecuzione di tali lavori prevede l'inserimento di una rete metallica di contenimento fra monte e valle di tutta la scarpata, e questo ha come presupposto la "liberazione" del sito da tutti gli alberi presenti. Sono già stati estirpati alcuni Pini d'Aleppo, ed analoga sorte sarebbe toccata ad uno Schinus molle ed a due o tre esemplari di Phitolacca dioica.
A questo punto la popolazione ed alcune Associazioni sono insorte, ed i lavori sono attualmente bloccati; notizia di oggi è che forse il Comune ha "ceduto" ed il progetto sarà modificato per salvare gli alberi residui.
Ecco a sinistra una delle meravigliose Fitolacche, maestosa e con alle spalle molte decine di anni, oltre che un minaccioso Caterpillar: si voleva estirpare questa pianta????
Io, come ho già detto altre volte, prima di prendere decisioni drastiche vorrei che si valutasse di che alberi si sta parlando: se le soluzioni alternative sono troppo costose, passi per l'eliminazione dei Pini, forse anche per lo Schinus (non è vero fra l'altro che gli Schinus siano piante rare a Cagliari, come ho letto che è stato sostenuto da taluni); ma una Fitolacca, questa Fitolacca, non si può estirpare!
Ecco il nostro esemplare in una vista d'insieme; spero proprio che si porti avanti la prospettata soluzione alternativa per evitare l'eliminazione.
Nè può valere in questo caso la giustificazione che la pianta sarebbe trapiantata in altro loco; quando un albero come questo, proprio questo, si è offerto alla vista di decine di migliaia di cagliaritani in passeggiata lungo il Terrapieno, toglierlo da lì sarebbe comunque una grave perdita.