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Oggi il cesto dei post propone... Le stagioni della Melia

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giovedì 15 settembre 2016

Il Sorbo degli uccellatori

Ha un nome comune molto caratteristico e significativo, il nuovo albero del quale vi parlo oggi. In realtà il Sorbo degli uccellatori, Sorbus aucuparia il suo nome scientifico, si porta appresso questo nome per il suo diffuso utilizzo, spero ormai desueto, nell'attirare gli uccelletti, ghiotti dei suoi frutti, a portata di fucile o di trappola predisposta dagli uccellatori.

Per capire di che cosa stiamo parlando, vi presento subito un esemplare cespuglioso ornamentale, fotografato a Dobbiaco in Alto Adige all'inizio di settembre.

La bellezza di questo albero è data soprattutto dalla fruttificazione di fine estate, costituita da infruttescenze a grappolo di piccoli pomi dal colore arancio-rossastro; un impatto estetico veramente notevole, che fa sì che questi Sorbi siano i prediletti di molti splendidi paesini dell'Alto Adige per le loro alberature stradali.

Purtroppo questo albero non è presente da noi, o è raro, dato che predilige quote collinari e vegeta bene fino quasi ai 2000 metri di altitudine.


Ecco a destra un altro esemplare stradale, con i frutti più rossi e l'assetto da alberello, come si desume dal fusto eretto. Un vero spettacolo di colore, fra l'altro persistente nei mesi autunnali, che si aggiunge, nei paesini dell'Alto Adige, al colore delle fioriture sui balconi.

Ma, se questo albero svolge un ruolo importante nel caratterizzare la bellezza dei paesi altoatesini, non dobbiamo dimenticare che è un albero spontaneo, che cresce bene ai margini di boschi e foreste.

E infatti, nel grande numero di passeggiate ed escursioni che si possono fare in Alto Adige, è facilissimo incontrare questo Sorbo, a rallegrare il cammino e formare contrasto rosso rispetto ai pur meravigliosi colori verdi di Abeti e Larici.




Ecco il particolare di un ramo di Sorbo spontaneo, che si gode il terreno umido e fresco al bordo del meraviglioso lago di Braies, vicino a San Candido: un bello spettacolo, non c'è che dire!