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Oggi il cesto dei post propone... Le stagioni della Melia

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mercoledì 15 febbraio 2017

Gli alberi del Brotzu

Non ci sono più gli ospedali di una volta, potremmo dire usando un luogo comune, per segnalare la rottura dello stretto rapporto urbanistico fra la struttura ospedaliera ed il verde, rapporto che vigeva nella prima parte del secolo scorso.

I grandi e vecchi ospedali di Cagliari, il S.Giovanni di Dio, il Santissima Trinità, il Binaghi, per non dire di Villa Clara, furono realizzati in una logica di connubio imprescindibile fra strutture murarie ed aree verdi. Ne abbiamo parlato più volte (vedi post 30/12/14, ed altre varie citazioni e rimandi), anche per segnalare purtroppo lo stato di degrado di queste aree, dove esistenti: troppo ampi gli spazi da gestire, troppo modesti i budget disponibili, troppo invadenti le auto, troppo ridotta la sensibilità al problema, ecco i "troppo" che non consentono di gestire in maniera decente, negli anni 2000, le aree verdi degli ospedali.

In molti casi queste aree sono diventate un disordinato deposito di auto parcheggiate, e gli alberi un impiccio da sopportare, sperando nella loro definitiva eliminazione.

Finita la premessa piagnisteo, mi metto gli occhiali rosa per presentarvi il verde del più grande ospedale della Sardegna, il Brotzu; anche qui, naturalmente, l'effetto dominante è la distesa di auto parcheggiate, però ci sono anche alcune oasi verdi e molti alberi notevoli.

Superato il parcheggio esterno, tutto lamiere a parte alcuni filari di Schinus terebinthifolius, avvicinandoci all'ingresso principale la situazione migliora; come vediamo in foto, abbiamo discreti esemplari di Carrubo ed una Melaleuca armillaris, (post 23/1/12,     8/5/12),  albero che qui si presenta con molti esemplari notevoli.



Ecco un prato rubato alle auto, con panchine e giochi per bimbi; qui vivono Lecci e Carrubi e addirittura, sotto un grande Carrubo, c'è un apprezzabile tavolo da pic-nic.



Vi dicevo della quantità di belle Melaleuche; qui, come rappresentante, vi presento questo possente tronco di uno degli esemplari più grandi. Vale la pena di andare a vedere questi alberi, veramente belli con le loro foglioline fitte, la chioma ampia e, a maggio, le piacevoli infiorescenze bianche.

Una scelta a suo tempo veramente azzeccata, anche perché queste piante, ad altezza d'uomo, consentono un buon riparo e ristoro dalle calure estive.




E ancora un altro spazio verde un po' spostato a sinistra rispetto all'ingresso, con un filare di Cipressi in ottime condizioni.

Da questa parte si possono notare anche molti enormi Pioppi neri, Aceri, Robinie, Casuarine ed altre specie.

Insomma, c'è anche molto di bello in questo verde di ospedale, la cui scoperta compensa in parte la tetraggine con cui abbiamo cominciato il post.