Con queste informazioni sono andato in via Nuoro e, poichè effettivamente non ci sono altri alberi, credo che non ci sia da sbagliare: parliamo di un Ricino, Ricinus Communis.
Si trova a metà circa della strada, all'interno di una proprietà diroccata e completamente abbandonata, ad occhio e croce, da decenni.
Il Ricino è molto conosciuto, sia per il terribile utilizzo che è stato fatto nel periodo del fascismo con l'olio estratto dai semi, sia perchè è piuttosto diffuso soprattutto nei terreni periferici abbandonati ed incolti, avendo carattere infestante. Devo dire che, proprio per quanto detto, l'esemplare in esame è peculiare, sia perchè siamo in pieno centro città, sia per le ragguardevoli dimensioni, come si vede confrontandolo con la palazzina a fianco. Normalmente in Italia ha le caratteristiche di un arbusto, basso e quasi privo di tronco, salvo nelle regioni africane tropicali di origine, dove raggiunge i 10 metri; questo conferma certe particolarità del nostro clima alle quali abbiamo già accennato.
Il Ricino è una bella pianta, con grande foglia palmato/lobata (tipo quella dell'Acero o del Platano) come si può apprezzare nella foto in controluce a fianco. Oggi, che l'utilizzo degli olii estratti dai semi è molto diminuito, sono state costituite molte varietà ornamentali con colori di foglie, fiori e costolature che le rendono molto attraenti.
Il fiore femminile è bello anche nella specie più comune, con pannocchie rosse e stami che si dipartono a stella dal

Ringrazio Giuseppe per avermi dato l'opportunità di trattare questo interessante albero che, fra l'altro, non avevo ancora trattato.