Il titolo di questo post non sembri irriverente o macabro: gli scheletri delle piante spoglianti sanno essere, quando vogliono, molto affascinanti.
L'albero spoglio ha naturalmente un fascino diverso rispetto a quello che esercita un albero sempreverde, con le forme, i colori ed i volumi quasi inalterati durante tutto l'anno; però è sempre un fascino, che può essere moltiplicato dai vari momenti che vive la pianta. Abbiamo già parlato della difficile arte di spogliarsi (post del 9/12/10) e del fatto che, una volta deciso, meglio comunque spogliarsi completamente che tenersi addosso foglie o frutti poco validi esteticamente (post del 20/1/11).
Quindi, alberi spoglianti sì, ma solo se hanno determinate caratteristiche, soprattutto tenendo conto del clima cagliaritano: ho già citato i Pioppi (post del 20/1/11), oggi voglio citare una Gleditsia Triacanthos, e precisamente un esemplare già descritto nel post dedicato a quest'albero (post del 13/11/10).
Eccolo qui, l'esemplare di Piazza delle Muse a Mulinu Becciu, orgogliosamente nudo! O meglio, come si vede, ha ancora appesi alcuni baccelli falciformi, che vi ho già presentato anch'essi in una natura morta (post del 30/10/10); in questo caso, direi che la presenza di questi pochi frutti residui non sminuisce il fascino, semmai lo accresce!
Oggi il cesto dei post propone...
Oggi il cesto dei post propone... Le stagioni della Melia
post del 2 novembre 2010
post del 25 gennaio 2012
post del 13 maggio 2011
post del 5 marzo 2012
post del 17 maggio 2015
post del 28 aprile 2018