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Oggi il cesto dei post propone... Le stagioni della Melia

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giovedì 27 giugno 2013

Le grandi altezze, viste dal basso

Nell'estate dell'anno scorso, come forse alcuni dei lettori ricorderanno, avevo affrontato, senza prenderlo e soprattutto senza prendermi troppo sul serio, il tema dell'albero più grande di Cagliari; a questo tema ho dedicato diversi post, a cominciare da quello sull'Araucaria di Castello (post del 21/8/12).
A questo ho pensato nei giorni scorsi, godendo dei meravigliosi scenari offerti dalla Foresta Nera, ed ammirando singoli esemplari di Abete rosso, Picea abies.

La Foresta Nera, estesa come circa mezza Sardegna, costituisce una regione unica per i suoi boschi di conifere, residuo della selva primigenia che ricopriva mezza Europa qualche migliaio di anni fa; detto questo, non voglio tediarvi con cronache di viaggio, ma mostrarvi un aspetto molto specifico, in linea con gli argomenti  del blog e con la premessa, cioè l'altezza degli Abeti.

Anche se è scontato, l'altezza è una delle cose che più colpiscono quando si "penetra" nella foresta, o anche solo si percorre uno degli innumerevoli stradelli che la costeggiano; e questa sensazione è tanto più evidente se gli alberi si osservano con gli occhi di un sardo che arriva direttamente da Cagliari.














Gli esemplari che svettano fino a grandi altezze, 40 o 50 metri, sono innumerevoli, e tanto più colpiscono in quanto il fusto è perfettamente dritto e colonnare, e spesso nudo fino quasi alla cima, a causa della mancanza di luce nelle zone più basse; la troppa competizione per la luce porta a questi eccessi!

Ecco ancora due esemplari.


Certo che procedere all'esame delle foglie aghiformi di questi alberi, per verificarne lo  stato di salute, o anche solo per effettuare un puntuale riconoscimento, non è fra le cose più semplici!


Per completezza e per non fornire messaggi falsati dalle immagini che vi ho mostrato, vi trasmetto alcune altre informazioni. La Foresta Nera è viva, ed è stata quasi completamente recuperata dagli effetti devastanti delle piogge acide che la avevano messa in serio pericolo negli anni ottanta del secolo scorso; gli alberi si rigenerano naturalmente, ed a fianco dei vecchi esemplari presentati oggi spuntano a migliaia i teneri abetini.
L'Abete rosso non è l'unica specie presente, si trovano anche l'Abete bianco, il Faggio, il Pino nero, l'Acero campestre, il Frassino, il Rovere, e tante altre specie nelle zone più aperte.

Però, senza togliere nulla allo splendore di questa Foresta, concludo con una osservazione di alleggerimento ed un po' di parte: alberi splendidi quelli alti, ma ti costringono a guardarli dal basso, e ti mettono soggezione;  vuoi mettere confrontarti, guardandolo negli occhi, con un Carrubo o con una Palma nana?