E' un albero che, al di là della valenza estetica, ci ispira affetto e rispetto, come rappresentante di un'epoca trascorsa; si veda per esempio quanto scritto per i Gelsi dell'ex Istituto Agrario (post del 17/4/12).
Ho anche citato i Gelsi presenti a Monte Urpinu basso (post 27/9/12); proprio questi sono tornato a visitare, nel pieno della fruttificazione, come notiamo dalle foto sotto.
Come si vede, i frutti (tecnicamente infruttescenze, dette sorosi) sono sia bianchi che neri, ad indicare che probabilmente ci troviamo di fronte ad esemplari sia di Morus alba che di Morus nigra; peraltro le due specie sono difficilmente distinguibili, e spesso sono esemplari intermedi, 
come forse quello di destra. Una curiosità è rappresentata dal fatto che la mora del Gelso bianco è dolce anche da immatura, mentre quella del Gelso nero diventa dolce solo con la completa maturazione.
I Gelsi di cui parlo sono vicini al ruscelletto che connota la parte bassa del parco, cioè al tipo di terreno che prediligono, e lo dimostrano con la loro vitalità e bellezza.
Ad ulteriore conferma, ecco l'esemplare a figura intera che si trova lungo il camminamento che porta alla zona giochi.
