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lunedì 16 gennaio 2017

Cagliari ed i suoi contrasti invernali

L'inverno, temuto e desiderato, è arrivato anche da noi. A prescindere da qualsiasi considerazione sul freddo, che non è questa la sede per sviluppare, possiamo dire che per gli alberi è generalmente un bene, perché conferma i loro mutamenti legati al naturale avvicendarsi delle stagioni.

Ed allora gli alberi a foglia persistente, come per esempio il Carrubo, Ceratonia siliqua, il Leccio o i vari Ficus elastica, magnolioides, retusa, benjamina , si mettono tranquilli ad aspettare la primavera, e non mutano di molto il loro aspetto normale.

Per converso, gli alberi a foglia caduca "tradizionali", per esempio i Ginkgo biloba, la Chorisia, i Pioppi, gli Olmi terminano il loro denudamento, aiutati dal freddo e dal vento, riducono quasi a zero i processi vitali, ed aspettano anch'essi, con i loro scheletri spesso eleganti, la ripresa.

Poi c'è la terza categoria, quella dei "semi spoglianti", che tarda, non ne ha voglia, non ci crede che ci sia veramente freddo, e resiste. Esempio tipico la Jacaranda mimosaefolia, ma anche il Siliquastro o la Fitolacca.

A Cagliari c'è tutto questo, con una gamma indefinita di situazioni intermedie. 

Facciamo solo due esempi, estremi e spero significativi, ripresi oggi nel medesimo sito, il Parco della Musica.






Ecco un bellissimo Pioppo bianco, già trattato dal blog (post del 19/4/14 ed altri), al confine del parco con le scuole di piazza Giovanni. Nudo e bellissimo.
 



All'altro estremo, uno Schinus terbinthifolius, detto anche pepe rosa, con la sua chioma fitta fitta (post del 13/1/16, fra gli altri); lo Schinus t., come il suo cugino Schinus molle, è una pianta dioica, ed in questo esemplare espone orgogliosamente i fruttini, bacche aromatiche riunite a grappolo.

Più diversi e contrastanti di così!