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lunedì 12 dicembre 2011

I Cedri - Seconda puntata

A distanza di quasi un anno da quando ho parlato dei Cedri per la prima volta (post del 20/12/10), mi sembra doveroso dedicare un altro post a questo albero di grande fascino, anche se il clima e l'altitudine di Cagliari non sono quelli più adatti.

Per questo motivo i Cedri sono molto più presenti nel verde privato, dove la voglia di bellezza travalica spesso le scelte razionali, che nel verde pubblico.

Ecco un bell'esemplare che svetta in un condominio di via Canepa; dovrebbe trattarsi di un Cedro dell'Atlante, Cedrus Atlantica, che è la specie più comune in Sardegna, presente anche con esemplari molto grandi nelle zone collinose e montane, come vedremo.

Ho usato il condizionale per l'identificazione perchè, nonostante la migliore buona volontà, non riesco a distinguere con certezza questa specie da quella Himalayana, Cedrus Deodara, pure presente a Cagliari (Piazza Trento, ingresso Giardini Pubblici).

La terza specie più conosciuta di Cedro, quello del Libano Cedrus Libani, forse a Cagliari non è presente, anche perchè alle citate difficoltà di clima si aggiungono le caratteristiche di crescita, che portano questa specie ad occupare grandi superfici, per via dei rami che nei palchi inferiori assumono la forma a candelabro; infatti questa specie si trova bene soprattutto nei grandi parchi, dove si trovano esemplari strepitosi, da rimanere a bocca aperta.

Dopo questo breve excursus, torniamo al nostro esemplare cittadino di via
Canepa, del quale possiamo apprezzare anche i coni (la struttura riproduttiva, chiamata anche impropriamente fiore) maschili nella foto a sinistra, che ancora stanno liberando il polline.

I coni femminili, posti sullo stesso albero (il Cedro è infatti una pianta monoica) sono i classici strobili-pigne, erette ed a forma di barile; non sono riuscito a fotografarli nel nostro albero, perchè sono molto in alto.

Volendovi mostrare anche le pigne, ecco allora un altro esemplare che ci viene in aiuto: è un albero che si trova nella casermetta della forestale sul Monte Linas e, dato che lì siamo in quota e in spazio libero, è un esemplare molto più grande di quello cittadino.
 Guardate la bellezza di questo gruppo di pigne; se esaminiamo con attenzione la fotografia, oltre alle pigne chiuse possiamo individuare anche una pigna arrivata a maturità (più scura al centro della foto) e gli assi di sostegno, residuo di altre pigne che hanno già perso squame e semi.