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mercoledì 4 ottobre 2017

E la Thevetia, imperterrita, continua a fiorire

Ricordate la Thevetia peruviana, detta Oleandro giallo per la parentela e la somiglianza con il nostro comune arbusto dalla bella fioritura?

Quanto l'Oleandro è comune, tanto la Thevetia è rara a Cagliari, tanto è vero che io conosco solo l'arbusto di via Cettigne, che vi ho presentato alcuni anni fa (post del 14/7/14, e del  14/10/14 ).

Purtroppo questo arbusto l'anno scorso è stato "rapato a zero"; naturalmente si è ripreso bene, essendo una pianta robustissima, ma non ha ancora ricominciato a fiorire.

Però io ho in terrazzo una "figlia" di questo arbusto, nata da seme e che vi avevo presentato l'anno scorso (post del 13/8/16). Ebbene, a dimostrazione della sua generosità, la Thevetia casalinga ha cominciato a fiorire a giugno ed ancora non intende smettere, proprio come nei paesi di origine.

Ecco una foto dove si vede una campanella già aperta e, in basso, alcuni altri fiori pronti a sbocciare.

Insomma, facile da coltivare, generosa, bella fioritura, elegante fogliame sottile e lucido: perché la Thevetia a Cagliari è così rara? L'unica ragione che vedo è la velenosità, che le ha procurato il nomignolo di albero dei suicidi.

Ma, a parte che molte morti attribuite a questa pianta non sono di aspiranti suicidi ma di maldestri utilizzatori dei suoi effetti allucinogeni, la tossicità è simile a quella dell'Oleandro.

Inoltre i semi, che sono la parte di gran lunga più tossica, pare che siano amarissimi; pertanto è difficile pensare che un bambino, che dovesse malauguratamente metterne in bocca uno, non lo sputi immediatamente, disgustato.
 Allora, perché l'Oleandro si e la Thevetia no?