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Oggi il cesto dei post propone... Le stagioni della Melia

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lunedì 5 settembre 2022

Uno sforzo maggiore per l'Olmo di Monte Urpinu

Se dovessi fare una graduatoria dei 20 più significativi alberi cittadini, che rappresentano con orgoglio il verde di Cagliari, l'Ulmus minor che vive nella parte bassa di Monte Urpinu ne farebbe sicuramente parte.

Questo glorioso esemplare, da me definito "reuccio" del Parco (post del 21/3/13) è veramente un bel campione, come si può notare qui sotto, oltre che dalle altre foto che negli anni scorsi gli ho dedicato.


Purtroppo questa foto non rende pieno merito all'albero, sia perché io non sono abbastanza bravo, sia per il dato oggettivo che le foglie sono malate, bucate e gialle, dato che l'Olmo è affetto da tanti anni dalla "grafiosi", malattia causata da un fungo che ne determina l'asfissia, compromettendo la sintesi clorofilliana (post 22/4/12).

Non consola sapere che questo problema è generalizzato, addirittura a livello europeo se non mondiale, ed ha determinato l'abbattimento di centinaia di migliaia di Olmi, compreso, si parva licet, il filare del nostro viale Marconi (con anche altre motivazioni, che non è qui il caso di approfondire).



Pare che gli effetti della grafiosi siano accresciuti dal caldo; e siccome quest'anno il caldo è stato ed è veramente feroce, ecco gli effetti devastanti che vediamo nella foto di destra.

Però il nostro esemplare resiste, non molla, come dimostrano anche i post precedenti nei quali lo abbiamo incontrato; forse nella sua resistenza è aiutato dal fatto di essere un albero spogliante, per cui in autunno si libera di tutte le foglie per ricominciare un nuovo ciclo vitale in primavera.






E guardate che cosa è capace di fare il nostro in primavera (foto del post 8/4/14), con i suoi fiori ed i suoi frutti!

In definitiva, se il nostro Olmo dimostra tanta voglia di continuare a vivere, ed ogni anno ci gratifica con la sua splendida ripresa primaverile, possibile che non esista modo per prolungare la sua stagione vegetativa, evitando o almeno riducendo il degrado che lo assale ogni anno e gli guasta l'estate? Io sono convinto che qualcosa si possa fare, e mi piacerebbe che venisse fatto, per il benessere di questo albero e di tutte le persone che vanno a godersi questa parte del parco e le sue bellezze arboree (non dimentichiamo infatti, tanto per dire, l'Acero saccarino ed il Cipresso di palude che vivono lì a fianco!)