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Oggi il cesto dei post propone... Le stagioni della Melia

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domenica 24 luglio 2016

Una scoperta eccezionale

Mi scuso per il titolo iperbolico, ma ritengo che la scoperta di oggi meriti di essere definita eccezionale, almeno nell'ambito degli alberi cagliaritani, che costituiscono il nostro principale orizzonte.

Parliamo di un albero la cui identificazione mi perseguita dall'inizio di quest'anno, da quando cioè Bruno, affezionato lettore del blog, mi ha chiesto di identificarlo.



Eccolo qui l'oggetto misterioso, fotografato il 31 gennaio di quest'anno: si trova dove proprio non ti aspetti, in via Tempio di fronte al civico 43, unico albero di questo tratto di strada, relativamente stretta e poco soleggiata.


Ho cercato, ho chiesto, ho formulato ipotesi (compresa quella giusta, devo dire), ma nessuna certezza, fino ad oggi.

Ed oggi, finalmente, il disvelamento: si tratta del più grande e più anziano (salvo smentita) esemplare cagliaritano di Metrosideros excelsa, l'albero di Natale della Nuova Zelanda (post del 4/12/14 e del 7/1/15).


Ed ecco che cosa ha determinato la scoperta odierna: i fiori, dagli inconfondibili stami rossi, anche se purtroppo confinati nella parte più alta dell'albero.

Una fioritura certamente modesta, rispetto a quella dei più giovani e piccoli esemplari cagliaritani, per non dire degli esemplari nel loro habitat d'origine Neozelandese (vedi post di gennaio '15), ma che nulla toglie all'eccezionalità di questo esemplare.


Si nota infatti, in quest'altra foto di oggi, l'altezza della pianta, che si avvicina probabilmente ai 10 metri, mentre i vivaisti italiani parlano di arbusto/alberello al massimo di qualche metro.

Faccio notare la bellezza e la densità della chioma, nonostante la posizione infelice della pianta, con le piccole foglie coriacee verde carico nella pagina superiore e grigio argenteo nella pagina inferiore.

L'età e la dimensione sono dimostrate anche dalla presenza di radici aeree, che nei luoghi di origine contribuiscono, per gli esemplari più grandi, a fornire supporto su pareti rocciose o scarpate.

Resta la curiosità: chi ed in quali circostanze ha deciso di piantare una Metrosideros excelsa, albero allora non testato nel nostro clima e di grande rarità, proprio lì?  Forse i giardinieri incaricati dall'Inail, quando realizzava i suoi uffici di via Tempio? Temo che non lo sapremo mai, anche se l'eccezionalità di questa presenza meriterebbe un minimo di storia sulle sue origini.  Comunque attribuiamo a questa pianta, per quanto vale il nostro giudizio, il titolo di albero caratteristico della città.